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L’articolo 9 della Costituzione italiana ci invita a tutelare il patrimonio e il paesaggio, ma ci chiede anche di viverlo, di mantenerlo attivo, di valorizzarlo. Le abitudini e gli approcci alla cittadinanza variano da persona a persona, si sa, ed è impegnativo condizionarli o indurli.
Certo, le politiche attive basate sui principi della sussidiarietà orizzontale potrebbero agevolare alcuni percorsi formativi, ma in assenza, è qualcosa che viene da dentro, dal profondo. È per questo che persone come Giacomo (nella foto) si occupano volontariamente delle nuove installazioni arboree collocate nella piazzetta di corso Metaponto (Bel Vedere) sin dalla prima posa.
Fa piacere constatare esempi positivi dopo innumerevoli atti di inciviltà che quotidianamente, sui social e dal vivo, descrivono cattive abitudini diffuse a scapito di noi tutti.
Un senso di appartenenza che si declina nella semplice e naturale tutela del proprio Paese, inteso come concetto svincolato da recinti civilistici. Opposto ad abitudini meno costruttive che vedono il nostro territorio soccombere.
Piccoli gesti pregni di significato e fortemente contagiosi come quello rappresentato in foto sono l'ago e il filo per una coperta piena di buchi da rammendare. Senza scomodare l'antica Grecia, quando i "cittadini" erano coloro che avevano il diritto legale di partecipare alle decisioni dello Stato, principio su cui abbiamo tanto da lavorare nonostante la riforma costituzionale del 2001, è sensibilmente attuale il bisogno di partecipazione e collaborazione, come dovere e non solo come diritto. Come già illustrato in passato in occasione di simili comportamenti che, con piacere, si rilevano sempre più spesso, c'è bisogno di agevolare dinamiche simili animate da quell'animus che va alimentato, coltivato, per raccogliere quei frutti che sono il termometro della società e della sua gestione. Se ne parla tanto ma si fa molto poco. I cittadini attivi sono l'unica soluzione al "neocentralismo della legislazione della crisi" come definito dagli studiosi.
Apprezzando in maniera sincera quanto fanno queste persone, sono tante, l'invito è per l'amministrazione al fine di rendere esecutivi strumenti come “il regolamento sulla collaborazione tra volontari civici e amministrazione per lo svolgimento di attività di interesse generale” deliberato nell’ormai lontano 2016 (fin'ora dimenticato), (delibera nr. 22 del 18/03/2016, non votato all'unanimità..) frutto di un lavoro intenso e visionario, voluto al solo fine di ottimizzare queste preziose risorse e fornire a questi concittadini il giusto supporto per continuare a darci un esempio positivo utile a risolvere anche i problemi "dell'ordinario".
Leonardo Galeazzo