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Proprio una bella soddisfazione per il nostro conterraneo che ormai vive a Roma da diversi anni, l’attore Massimo Previtero, interprete principale del film del regista Emanuele di Leo, “Vincenzo il pastore lucano”, come si ricorderà, già uscito in alcune sale cinematografiche nel 2019 in occasione di “Matera capitale della cultura 2019”.
La stessa pellicola infatti - come lo stesso ci ha gentilmente informati - è stata selezionata recentemente da un’attenta giuria di critici cinematografici, fra tantissimi film in concorso, per un prestigioso festival internazionale “Indie Cinema” e che porterà il film verso la premiazione che avrà luogo nella capitale romana durante il prossimo mese di maggio.
La trama nasce da una storia vera scritta dallo stesso attore protagonista, l’attore sceneggiatore lucano pisticcese Massimo Previtero, che conobbe realmente questo giovane pastore lucano che si aggirava nelle campagne per far pascolare le sue pecore, operando nella zona di Craco, paese fantasma divenuto tale perché negli anni 60 venne sgomberato a causa delle continue frane e smottamenti del terreno argilloso su cui era stato costruito l’abitato. Previtero ebbe un lungo colloquio con il pastore e capì subito, attraverso il suo modo di esprimersi e gesticolare, che era un personaggio adatto a poter diventare prima o poi soggetto ispiratore di uno dei suoi film. E così è stato.
Vincenzo nel film viene ripreso dapprima nella sua amata terra alle pendici del suo paese. In un italiano maccheronico, svelerà parecchie cose positive e negative della sua terra facendo spesso riferimento al libro di Carlo Levi, “Cristo si è fermato a Eboli”, e sottolineando come tanti giovani come lui emigrano in cerca di lavoro. Nonostante queste reali difficoltà, Vincenzo, decide di rimanere nella sua amata terra continuando a fare il pastore. Ma un giorno decide di partire per la prima volta per andare a trascorrere un fine settimana a Roma perché vuole un incontro con il Santo Padre affinchè possa fare da tramite con il buon Cristo perchè possa andare oltre Eboli e verso la Basilicata. Il pastore ha un amico molto speciale che è San Vincenzo il Patrono di Craco che lui vede spesso e ci parla. Sarà proprio il santo a spingere Vincenzo verso Roma dove incontrerà diversi personaggi come lui che gli indicheranno piazza San Pietro……. Il resto ce lo racconta il film della Diprev Cine Film Production, definito dalla critica “una bella commedia all’italiana”.
Massimo Previtero nella sua interpretazione, non solo onora la sua amata terra, denunciando con modo elegante e sarcastico molte difficoltà che non sono mai scomparse, ma regalando alla sua terra una maschera, quella di “Vincenzo il pastore lucano”, parecchio apprezzata dai critici, una specie di Pulcinella, tutto in chiave della nostra terra.
Michele Selvaggi