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A distanza di poche ore l’una dall’altra, due dolorose perdite per la nostra comunità. Parliamo della maestra elementare Angela Panetta, che ci ha lasciato quasi improvvisamente cogliendo tutti di sorpresa e della professoressa, artista, Maria Pia Famiglietti.
Angela, la ricordiamo come brava educatrice per tanti anni al servizio della scuola pisticcese. Persona disponibilissima, educata, di una bontà eccezionale, stimata e voluta bene da tutti, che noi conoscevamo da sempre. Come spesso accadeva, l’avevamo salutata non tanti giorni fa uscendo dalla chiesa di Sant’Antonio. Ma nulla feceva presagire una fine così dolorosa e prossima. Nelle appassionate parole della maestra Fausta Losquadro, durante la celebrazione del funerale in chiesa, il ricordo di una vita trascorsa nell’affetto della sua famiglia, dei suoi allievi e delle tantissime amicizie che lei ha saputo sempre ben coltivare. Ma noi vogliamo ricordarla anche con quelle simpatiche rime che ha scritto di lei Angela Marchitelli: “La nostra cara amica Angelina, l’amica della risata argentina, l’amica della risata contagiosa che rallegrava sempre ogni cosa…. Era uno spasso stare in sua compagnia, perché il gruppo si arricchiva d’euforia….Ora rallegrerà tutto il Paradiso con la sua gioia e con il suo sorriso !!! Il Signore ti accolga tra le sue braccia“. Brava maestra Marchitelli, le tue parole sicuramente hanno divertito anche Angela nell’al di là.
L’altra persona comparsa, Maria Pia Famiglietti, la professoressa, scrittrice e poetessa, che da anni curava il bell’evento della festa per l’arrivo della Primavera. Una vita tutta dedicata alla letteratura, all’arte e alle cose belle che lei amava tanto. Un carattere schietto, preciso, sincero, che si manifestava attraverso un entusiasmo, a volte anche simpaticamente esagerato, verso tutto quello che richiamava soprattutto la natura a cui dedicava il suo straordinario interesse di cittadina per bene. Sua la idea di festeggiare in un angolo antico e civettuolo e soprattutto storico della nostra città, l’arrivo della primavera.
Quel 21 marzo di ogni anno, che rappresenta sempre una data importante da celebrare per salutare la fine della stagione fredda e l’inizio di quella ritenuta la più bella dell’anno. Tanti gli artisti lucani che sempre hanno risposto al suo invito, presenti all’appuntamento al Cenacolo di via Nicola Franchi 35, dell’antico e suggestivo rione Terravecchia, “per celebrare - come lei stesso spiegava - la Giornata Mondiale della Poesia e della Felicità, per ricominciare, per tornare a crescere con nuove idee, impegni letterari e progetti”.
A ricreare l’atmosfera primaverile, nell’aria le note melodiose della Primavera di Vivaldi, sulla parete la riproduzione della Primavera di Botticelli. Per emozionare e per esaltare la sacralità di quel giorno, la recita di versi dedicati a quella stagione. Un evento che era uno speciale punto di riferimento annuale e che ora, purtroppo, non vedremo più. Maria Pia se ne è andata lasciando comunque un patrimonio artistico da cui tutti dovremo trarne esempio. E’ certo però, che conoscendola, anche nell’al di là, continuerà la sua crociata a favore dell’arte, della poesia, della natura e di tutte le cose belle.
Michele Selvaggi