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Sabato 26 e domenica 27 marzo, son tornate le giornate del FAI di primavera, quello che è ritenuto il più importante evento di piazza, dedicato alla valorizzazione del patrimonio paesaggistico e culturale del nostro paese.
Come è noto circa un migliaio di luoghi, a volte inaccessibili, o poco conosciuti in 400 città italiane, visitabili nel pieno rispetto delle norme di sicurezza sanitaria, grazie a chi li ha promossi e ai volontari di 350 delegazioni e Gruppi FAI, attivi in tutte le regioni della penisola.
Le Giornate Fai quest’anno, compiono il glorioso traguardo del terzo decennio di vita, dal 1993, ad oggi, con circa 15 mila luoghi di storia, arte e natura sparsi in tutta Italia, visitati - attraverso una stima - da circa 12 milioni di cittadini, grazie anche alla collaborazione di 150 mila volontari e a 330 mila studenti impegnati come “Apprendisti Ciceroni”. Una occasione per mostrare il più autentico spirito civico ed educativo che è nella missione del FAI, ma anche occasione per conoscere da vicino la nostra storia e riflettere su quanto la stessa può regalarci con il suo insegnamento.
E’ doveroso segnalare (almeno quelle di cui siamo venuti a conoscenza) la nobile iniziativa pisticcese del Dr. Alcibiade Jula - già primario dell’Ospedale di Policoro, Stigliano e Tinchi ed ora in pensione, e di sua sorella la signora Celeste, che per l’occasione, per i due giorni di fine settimana dedicate al FAI, hanno messo a disposizione di tantissimi visitatori, il bellissimo, ammirevole “Casino di Famiglia”, una pregevole struttura, esistente nella campagna del territorio di Salandra, già di proprietà del papà , il mai dimenticato don Ciccio Jula, per una apertura straordinaria al pubblico in occasione del FAI di Primavera.
Parimenti interessante l’iniziativa del sindaco di Pomarico Francesco Mancini, che proprio in occasione delle giornate del FAI, ha lodato l’impegno dei ragazzi pomaricani delle varie scuole che, ai numerosi visitatori, hanno fatto conoscere e raccontato la storia della Chiesa Madre di Pomarico, dove è esposta la statua del Patrono della Città, il miracoloso venerato San Michele Arcangelo. “Una storia - ha spiegato Mancini - che conoscevo poco e che raccontata dai ragazzi, mi hanno fatto emozionare. Da qui il mio invito a visitarla, perché veramente ne vale la pena”.
Due più che apprezzabili, ma anche straordinarie iniziative quindi, quella del dr. Alcibiade Jula e sorella Celeste che, nel ricordo della loro famiglia e in particolare dei loro sempre cari genitori, hanno colto l’occasione programmando la messa a disposizione dei visitatori del loro prezioso “gioiello agreste” di Salandra e l’altro, quello del sindaco Francesco Mancini, che guida l’Amministrazione Comunale di Pomarico, promotore in città delle Giornate FAI 2022, con le visite programmate alla chiesa madre.
Michele Selvaggi