Lunedì, 23 Dicembre 2024

Nasce il progetto ‘CONTRO LE DONNE’, una mostra realizzata da 10 artiste

Martedì, 24 Novembre 2020

In occasione della Giornata mondiale contro la violenza sulle donne - International Day for the Elimination of Violence against Women -  nasce il progetto “Contro le Donne”, una mostra virtuale realizzata in collaborazione con dieci artiste, promossa da CubicalPress e il Gruppo Informale per la Cultura Clay.

Esattamente 60 anni fa, avvenne la brutale uccisione delle sorelle Mirabal. Le tre sorelle - Patria, Minerva e Maria Teresa - originarie della Repubblica Dominiciana, conobbero il destino crudele in un Regime considerato uno dei più duri e sanguinosi dell'Età Moderna. Le sorelle Mirabal tentarono di contrastare il Regime di Trujillo, soprannominato el Jefe, il Capo appunto, che trascinò la Repubblica Dominiciana nel caos e nell'arretratezza più totale per trent'anni. La vita delle tre donne, solitamente ricordate con il termine le “Farfalle”, ha fatto sì che dopo tanti anni il loro ricordo rimanesse ben saldo nella mente delle generazioni che le hanno seguite. Una storia spigolosa e tortuosa la loro, fatta di sogni infranti e vite spezzate. Molti uomini al servizio del dittatore, su ordine di quest'ultimo, venivano inviati alla ricerca di “prede” da rapire e stuprare. Sembra fosse consuetudine al tempo, organizzare cerimonie da ballo per far sì che l'uomo potesse trovare giovani donne per poi violentare. Durante una cerimonia, sotto tiro del dittatore capitò Minerva, una delle tre sorelle, che rigettò le avances dell'uomo, ribellandosi e schiaffeggiandolo in pubblico. Da lì iniziò l'inferno e la violazione di ogni libertà per l'intera famiglia Mirabal, da incarcerazioni a rapimenti. Alla giovane Minerva venne perfino negata l'autorizzazione per esercitare la sua professione. Un lungo periodo di persecuzioni che spinse anche le altre due sorelle – Patria e Maria Teresa- a reagire contro il Regime Trujillo, attraverso il “Movimento 14 giugno”, gruppo politico clandestino. Le tre donne e i loro rispettivi mariti furono imprigionati e questa fu per sempre la loro triste separazione. L'incessante insistenza da parte della comunità internazionale, fece sì che le tre sorelle venissero rilasciate, ma il lieto fine aveva preso un verso sbagliato nelle loro vite. El Jefe ritenne che le donne fossero le artefici del declino del suo potere e per questo ordinò di ucciderle. L'assassinio avvenne durante il viaggio coordinato dalla polizia segreta di Trujillo, nel quale le donne vennero percosse, strangolate, violentate, torturate e poi gettate da un precipizio, per far sì che tutto sembrasse un incidente.
Il dolore non è stato vano, la freddezza e la ferocia non ha chiuso per sempre la bocca delle donne considerate esempio di rivoluzione, grazie al coraggio e alla forza che le ha contraddistinte.
È sulla base dei diritti e dell'esempio del coraggio di tutte le donne che nasce il Progetto “Contro le Donne”, realizzato in collaborazione con dieci artiste, dieci donne a cui è stato chiesto di raccontare cosa volesse dire per loro la parola violenza. La grazia e l'impegno delle dieci artiste, hanno permesso di realizzare una mostra – causa Covid19 per il momento virtuale, ma presto realizzata anche fisicamente -  contro ogni forma di violenza. Quante volte nella vita ci siamo sentiti violati o turbati per un commento, una parola o uno sguardo? La violenza non è solo fisica, ma anche verbale, psicologica, economica e religiosa. Attraverso tratti di china, colori, ombre e stati d'animo, le illustratrici hanno raccontato il loro punto di vista, toccando con delicatezza e forza un tema troppo attuale, di cui è necessario ancora oggi parlare ed educare. Le artiste coinvolte, a cui va un infinito grazie, sono: Alice Bite, Chiara Spinelli, Elena Guidolin, Fumettibrutti, Illudio, Joe1, Júlia Ventura Bruguera, La Tram, Sasori Komomo e Valeria Puzzovio.
La mostra sarà a disposizione da domani, 25 novembre, sui canali sociali di CubicalPress e CubicaLetters.
È il coraggio di ognuno, donna o uomo che sia, che può portare alla libertà del diritto di essere dell'individuo, e noi tutte e tutti staremo sempre da quella parte. La Cittadinanza – reale o virtuale- è invitata a partecipare.

CubicalPress
CubicaLetters
Gruppo Informale per la Cultura Clay

Ultima modifica Martedì, 24 Novembre 2020 15:19

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