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E’ ancora work in progress l’opera d’arte che l’associazione il Bacco di Caravaggio ha deciso di imprimere all’ingresso dell’ascensore in via Giovanni Di Giulio, ma già si può intravedere tanto la sua maestosità quanto la sua bellezza.
Teresa Santeramo, presidentessa dell’associazione culturale il Bacco di Caravaggio nata circa tre anni fa, con il supporto di Mario Santarcangelo, meglio conosciuto come Mario S e di altri preziosissimi collaboratori, ha infatti deciso di realizzare all’uscita, o se vogliamo, all’ingresso dell’ascensore che collega via Fronte Palmieri al centro della città, una imponente opera d’arte che vedrà raffigurata in primo piano una effige di San Rocco, santo protettore di Pisticci. L’opera non prevede solo la realizzazione dell’effige del Santo, ma anche quella dei nostri ormai celebri Calanchi, nonché dei rioni Dirupo e Terravecchia.
L’idea della presidentessa Santeramo nasce da questa maledetta pandemia, come essa stessa ci dice, per sensibilizzare su un tema ormai all’ordine del giorno. E allora, sempre secondo la Santeramo, perché non imprimere sul muro l’emblematica figura del Santo che sconfisse la peste? Sempre la presidentessa sottolinea che da quando i lavori sono iniziati in un luogo dove spesso il vento soffia freddo, né lei né i suoi “aiutanti” hanno sofferto il freddo o il vento. Come per sottolineare che una sorta di attento sguardo stia vigilando sui lavori.
Teresa ci tiene a ringraziare i suoi collaboratori e a suo dire, senza il loro supporto, l’opera difficilmente si potrà finire. Infatti, oltre alla sua mente e alla sua mano, la figlia Azzurra, Anna Parker, Stella Borraccia, Angela Lapadula, nonché Cristina Cecca e Amalia Lazar, sono anelli fondamentali per la realizzazione della pittura. Fondamentale, nonché basilare, il supporto di Mario S che, grazie ai suoi innumerevoli contatti, ha potuto raccogliere dei fondi destinati poi all’acquisto del costoso materiale per la realizzazione dell’opera d’arte. Da ringraziare anche alcuni cittadini che hanno voluto dare spontaneamente il loro contributo. Per chi volesse dare un supporto basta andare nello studio di Santeramo presso Corso Margherita.
Per terminare il tutto ci vorranno, condizioni meteo permettendo, circa 7/10 giorni. Successivamente ai lavori, è prevista la presenza del vescovo Mons. Antonio Giuseppe Caiazzo che benedirà l’opera.
Alessandro Lopergolo