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La nostra storia, questa volta, si sofferma sulle gite scolastiche, attuali e di tanti anni fa.
Con i tempi, tante cose sono cambiate, le destinazioni, i modi di viaggiare, i costi, la durata delle gite e altro. Ricordi lontani, anzi lontanissimi, che comunque rimangono sempre impressi nella mente e, magari ci riportano a paragoni che da soli, spiegano le enormi differenze tra i viaggi organizzati dagli istituti scolastici di un tempo e quelli dei nostri giorni. Ovviamente, i mutamenti sono stati tanti, specie se il riferimento è agli anni 50 - 60, non lontani dal quel difficile, dopo conflitto mondiale, con tutte le problematiche che si era portato appresso.
Una gita scolastica di quei tempi, era comunque, sempre un avvenimento eccezionale per noi studenti delle medie che, più o meno, avevamo vissuto l’infanzia e la prima giovinezza quasi sempre nello stesso paese di origine e sempre a contatto con le stesse persone. I nostri personali ricordi (ma sono un pò i ricordi di tanti) si riferiscono agli anni di frequenza dell’Avviamento Professionale di Via XVI Agosto nel rione Matina sottana, guidato dal Prof. Giuseppe Cerabona. Un personaggio unico, come cultura, preparazione, disciplina e serietà, che ai suoi alunni chiedeva sempre il meglio del meglio. Ebbene, proprio dal Direttore Cerabona (allora il Preside si chiamava così), l’idea messa in atto, di una gita scolastica, ovviamente non lontana dal nostro centro abitato.
Quella prima gita (e chi se la dimentica!) ci portò nella zona di Metaponto, nella tenuta di “Casa Teresa”, un feudo agricolo di proprietà della famiglia Montesano - Cerabona, dove per la verità, fummo accolti in modo abbastanza piacevole; offrirono a noi studenti latticini vari ed altre primizie, del posto, facendoci poi visitare la grande azienda che si spiegava dalle vicinanze delle Tavole Palatine, fino al mare. Ma il Direttore Cerabona, coadiuvato dal Prof. Luca Ippolito, quell’anno ci premiò ancora con un’altra gita, portandoci alla Diga di Gannano in territorio di Tursi - Montalbano, da poco realizzata. Un viaggio utile per noi studenti che, per la occasione apprendemmo cose che non conoscevamo, come appunto l’importanza di una diga in un territorio che aveva urgente bisogno di acqua per la vita dell’agricoltura, anche allora penalizzata, appena interessata dalla “riforma fondiaria” dell’epoca, che aveva dato casa e terreni a tante famiglie bisognose.
Altre mete negli anni successivi, alle Grotte di Castellana, una affascinante sortita nelle viscere della terra alla scoperta di stalattiti e stalagmiti, ed anche alla Selva di Fasano e ai laghi di Monticchio. Gite che si risolvevano sempre in giornata. Non come, ovviamente, accade da qualche tempo, che nei nostri istituti scolastici si registrano oltre ai viaggi nelle più belle città e territori italiani, anche nelle più belle città europee come Parigi, Londra, Praga, Madrid, Barcellona e tanti altri siti, sempre tra i più ricercati.
Diversi i giorni di permanenza in queste meravigliose location con moltissima cultura da apprendere e luoghi splendidi da visitare. Un misto e variegato viaggio nella storia, nell’arte e nella cultura che hanno fatto grandi queste metropoli europee.
Ovviamente, la differenza tra le gite scolastiche di un tempo e quelle attuali, è immensa. Il paragone poi, tra la Diga di Gannano e la Torre Eiffel è proprio fuori luogo. Ma allora ci si accontentava di poco. Bastava un viaggio in pullman e un giorno lontano dalla scuola, da libri e quaderni, per essere comunque felici.
nella foto una scolaresca degli anni '50
Michele Selvaggi