Martedì, 01 Aprile 2025

Da venerdì 21 a domenica 23 febbraio 2025, una indimenticabile tre giorni di Missione Eucaristica con la Statua Internazionale della Madonna di Fatima Pellegrina nella nostra città, ospite della chiesa di Sant’Antonio della omonima Parrocchia guidata dal Parroco don Mattia Albano.

Erano le 11,30 di ieri mattina, 21 febbraio 2025, quando puntualmente è arrivata nella nostra città, la Statua Internazionale della Madonna di Fatima Pellegrina. Il saluto dei fedeli nella Chiesa di Sant’Antonio della omonima Parrocchia guidata dal Parroco don Mattia Albano.

C’è grande attesa e fermento nelle parrocchie cittadine per la Missione Eucaristica, organizzata dalla Parrocchia di Sant’Antonio, guidata dal Parroco Don Mattia Albano, per l’arrivo della Statua Internazionale della Madonna di Fatima Pellegrina. Tre giorni intensi di preghiera e venerazione da parte del popolo fedele, con un ricco programma.

Una apprezzata, sempre bella tradizione che va avanti ormai da 32 anni, da quel Natale del 1996, quando fu istituita dall’allora appena eletto primo cittadino di Pisticci Vittorio Vitelli, con la celebrazione di una messa natalizia per amministratori e personale comunale, nella sala consiliare del palazzo di Piazza Umberto I°. In quella occasione, ricordiamo, proprio il sindaco Vitelli, accompagnato dalla sua chitarra, cantò una apprezzata bellissima canzone, da lui pensata, scritta e musicata, dal titolo “La notte di Natale”.

Venerdì 13 dicembre, si ricorda, si onora e si festeggia Santa Lucia, la martire che protegge dalle tenebre e dall’oscurità. Una Santa tra le più amate dal popolo mondiale dei fedeli, soprattutto nei paesi nordici scandinavi, dove la leggenda spiega che, proprio Santa Lucia, porta i regali al posto di Babbo Natale.

Pure veneratissima in tutto il Nord, Santa Lucia è meridionale e italianissima, nata a Siracusa dove è stata eletta Patrona della Città. Il suo culto è abbondantemente diffuso in diverse altre città italiane, tra cui Verona, Venezia, Brescia e Napoli che le ha anche dedicato una popolare canzone “Santa Lucia”, cantata dal grande Enrico Caruso.

Un antico detto popolare molto diffuso da noi, recitava: “Santa Lucia, il giorno più corto che ci sia”. Ma non è più così, atteso che secondo il Calendario Giuliano, il giorno 13 dicembre, coincideva sostanzialmente con il “solstizio d’inverno”, per cui, con il calendario Gregoriano, il giorno più corto dell’anno è stato spostato al 23 dicembre.

Per la storia, Santa Lucia era nata a Siracusa intorno al 283 d.C. da famiglia nobile, ricca e soprattutto cristiana. Con la sua fede guarì la mamma malata agli occhi e tanti altri malati. Aiutò i cristiani nelle catacombe e si rifiutò di sposare un nobile pagano che, dopo il suo rifiuto, la denunciò e in quanto cristiana fu condannata al patibolo. Questa, in poche parole, la toccante storia di   Santa Lucia, che si celebra il 13 dicembre, appunto, giorno della sua morte.

La nostra città, ha, da sempre, ha una particolare venerazione per la Santa che protegge gli occhi dalle tenebre. Le due parrocchie cittadine, quella di San Pietro e Paolo del parroco don Rosario Manco e quella di Sant’Antonio guidata da don Mattia Albano, come ogni anno, ricordano con particolari eventi i giorni che precedono il 13 dicembre e appunto quello che ricorda la Santa.

In particolare, la Parrocchia di San Pietro e Paolo impegnata solo per la parte liturgica, per il 13 dicembre, prevede la celebrazione di due Sante Messe, la prima alle ore 10,30 in Chiesa Madre e l’altra alle ore 18,30 nella Chiesa di San Rocco nella piazza omonima.

Per quel che invece concerne la Parrocchia di Sant’Antonio, per giovedì sera è prevista l’adorazione eucaristica con le famiglie della parrocchia. Venerdì la festa con la celebrazione di sante messe alle ore 8,00, 11,00 e 19,00 con la chiesa aperta tutto il giorno. Come spiega il Parroco don Mattia, il tutto fa parte di una tradizione della nostra comunità parrocchiale che ha origini remote, dapprima con la tela del 700 e poi, dagli anni ‘90, con la statua. Don Mattia ringrazia le devote per i fiori e i tanti fedeli.

Michele Selvaggi

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