Sabato, 23 Novembre 2024

Tante le contrarietà morali e materiali, che lo affliggono. Ma lui, Pinuccio Adduci, storico Presidente del Gruppo Folk la Pacchianella, non si abbatte e non si dà per vinto, continuando le sue battaglie quotidiane, sostenuto dalla sua incrollabile fede, ma anche dal pensiero di percorrere sempre ed insieme la strada maestra della bontà, unione e amicizia, princìpi e valori inalienabili e imprescindibili della cristianità, che finora lo hanno sempre sostenuto.

Come ogni anno di questi giorni, torna il teatro in vernacolo di Camilla Cisterna e, diciamo subito che non si possono immaginare vacanze natalizie nella nostra città, senza gli spettacoli della nostra grande attrice che da una quarantina di anni ci delizia e ci diverte con le sue divertentissime commedie.

Tempo di Natale, l’attesa è finita. Torna finalmente il teatro in vernacolo di Camilla Cisterna e la compagnia teatrale pisticcese “La Nuova Frontiera” con la simpatica commedia in due atti “Eppur non ci credevo”, un lavoro ideato, scritto e presentato dalla stessa Cisterna, in programma nella Sala Giardino “Marbè” di Pisticci Scalo, in scena per ben tre serate consecutive, da martedì 27 a giovedì 29 dicembre e 5 gennaio 2023.

A divertire i tantissimi spettatori pisticcesi, ma anche dei paesi limitrofi, che non si faranno sfuggire l’occasione per trascorrere una bella serata in allegria, oltre a Camilla nei panni della mitica “Zia Antunetta”, Rosa Palermo, Vito Quinto, Carmen De Nittis, Pinuccia Sassone, con la partecipazione straordinaria della piccola Rebecca D’Alessandro.

L’attesissimo, divertente lavoro teatrale in vernacolo, si avvarrà anche della collaborazione tecnica, grafica e scenografica di Elio D’Armento e la collaborazione fattiva di Arredamenti e tendaggi “Venere” di Marconia, mentre la tecnica audio è affidata ad un maestro della materia, come Leonardo Viggiani. Il tutto, con il supporto organizzativo di Giuseppe Santamaria.

Come si ricorderà, la gloriosa - storica Compagnia Teatrale “La Nuova Frontiera” che ormai si avvia verso il mezzo secolo di attività, nacque quasi per caso e per scherzo, nel salone parrocchiale della Chiesa di Cristo Re del rione Matina sottana, durante l’inverno del 1978, incoraggiata non poco dal parroco don Leonardo Selvaggi. “L’equivoco”, questo il titolo del primo lavoro teatrale in dialetto pisticcese, e fu subito successo. Seguirono: “Filtri d’amore”, “L’amore non ha età”, “Noi, il telefono e gli americani”, e tanti, tanti altri,  tutti ideati, scritti e portati in scena con i ragazzi de La Nuova Frontiera, appunto da Camilla Cisterna, in arte zia Antonietta, un’anziana pacchiana che attraverso nove lunghi lustri, ha regalato tantissima allegria alle nostre famiglie che l’hanno sempre seguita, incoraggiata, applaudita e, soprattutto, voluta bene, e che, da grande artista, ha fatto passi da gigante, approdando di recente, e con grande successo, allo schermo televisivo, nel cast di Imma Tataranni.

Il nuovo spettacolo di scena queste sere ai Giardini Marbè, come si è verificato già in passato, potrebbe essere ripetuto nei mesi prossimi, in altri comuni come Policoro, Ferrandina e a Matera dove qualche anno fa si era già esibita con notevole successo al teatro Duni di via Roma.

Il primo appuntamento è per le ore 21,30 di martedì 27 dicembre.

Michele Selvaggi

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