Editore Associazione Culturale Mp3. P.IVA 01187270770
Registrato presso il Tribunale di Matera n. 4/2009
Direttore Responsabile Roberto D'Alessandro. Webmaster Vittorio Ricchiuto
+(39) 328 447 4326
redazione@pisticci.com
I cittadini fanno la loro parte per aiutare l'ambiente e combattere la maleducazione, ma in Basilicata l'economia circolare dei rifiuti è una chimera
Venerdì 24 settembre prende il via anche in Basilicata la 29esima edizione di Puliamo il Mondo. Sostenibilità, impegno civile, inclusione sociale, al centro della tre giorni di volontariato ambientale organizzata dalla Legambiente.
Decine di appuntamenti in tutta la Regione per ripulire dai rifiuti abbandonati strade, piazze, centri urbani, ma anche spiagge e sponde dei fiumi. Un impegno collettivo reso possibile grazie al sostegno di tantissimi cittadini, desiderosi di partecipare alle attività di pulizia e sensibilizzare le persone sul tema dei rifiuti abbandonati. Un problema sempre attuale che va affrontato continuando a promuovere campagne di informazione e sensibilizzazione e iniziative di cittadinanza attiva come fa da 29 anni Puliamo il mondo. Un modo semplice ma efficace per aiutare l’ambiente, per combattere la maleducazione e il degrado e contribuire ad un futuro più sostenibile e solidale. Ma anche un'occasione per ribadire l’urgenza di accelerare il passo nelle politiche di gestione dei rifiuti in Basilicata che scontano ormai ritardi non più tollerabili.
Certo, la Regione Basilicata, giusto ieri, comunica di aver avviato le procedure per l'aggiornamento del Piano regionale per la gestione dei rifiuti (Piano peraltro approvato nel 2016 e quasi del tutto inattuato) allo scopo di adeguarlo alle direttive comunitarie recentemente recepite dall’ordinamento nazionale in tema di economia circolare. Giusto ed opportuno, se non fosse che tali necessarie revisioni, a parte i tempi indefiniti di approvazione, rischiano di essere del tutto inutili se non supportate dai necessari strumenti per trainare la rivoluzione circolare. Infatti, per raggiungere i target fissati dall'Europa sulla gestione dei rifiuti nell'ottica dell'economia circolare, occorre impostare e adeguare la rete impiantistica a supporto di queste operazioni, in assenza della quale continueremo ad assistere alla mancata chiusura del ciclo, al ricorso alle discariche e ad un trasferimento dei rifiuti raccolti verso altre regioni o all’estero.
La Basilicata ha la necessità di puntare con decisione ad una riduzione drastica dell'utilizzo dei vecchi sistemi di smaltimento, puntando su un’adeguata rete impiantistica a servizio del recupero di materia. Per archiviare la stagione delle discariche e degli inceneritori serve completare il sistema impiantistico per il riciclo e il riuso dei rifiuti, urbani e speciali, rendendo autosufficiente la Regione. Le questioni vere sulle quali non è più ammissibile restare immobili sono, da anni, sempre le stesse. Proviamo ad elencarle nuovamente: