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“E' quanto mai urgente aprire un tavolo interdipartimentale per dare riscontro effettivo ai bisogni dell’intero settore agroalimentare della Basilicata”. E' la richiesta avanzata dalla Coldiretti Basilicata in una lettera inviata al governatore lucano, Vito Bardi, e a tutti gli assessori regionali per segnalare “la mobilitazione avviata dalla Coldiretti di Basilicata a seguito del profondo stato di disagio che caratterizza le aziende agricole e agroalimentari lucane, in particolare di quelle zootecniche da latte”.
“La vicenda è approdata anche sul tavolo del Prefetto di Matera, che il presidente provinciale della confederazione agricola, Romano, e il direttore provinciale, Grieco, hanno incontrato, e del Prefetto di Potenza – spiegano il presidente della Coldiretti lucana, Antonio Pessolani, e il direttore regionale, Aldo Mattia – ai quali abbiamo rappresentato quanto discusso e deciso in occasione delle assemblee provinciali organizzate nei giorni scorsi, pervase da una elevata tensione, che ha, purtroppo, confermato quanto già evidente e più volte segnalato. La situazione, oramai da qualche mese, è molto condizionata dall’aumento indiscriminato dei costi di produzione, che sta producendo i suoi effetti negativi principalmente sui bilanci delle imprese agricole, a cui abbiamo l’obbligo di riporre la massima attenzione; emergenze, criticità, anomalie e speculazioni lungo le filiere, che stanno generando fibrillazioni oramai al limite della sopportazione imprenditoriale, che potrebbe anche degenerare in situazioni non controllabili”.
Pessolani e Mattia ricordano come “negli ultimi due anni, rispettosi del particolare momento che vive il Paese, e quindi anche la Basilicata, ci siamo limitati a segnalare ed evidenziare le criticità presenti e proporre, con nostre note inviate all’assessorato o, in presenza, ai vari 'Tavoli verdi', anche possibili soluzioni, sempre con un atteggiamento proattivo. Ma ciò non è ritenuto più sufficiente e per tali ragioni, la Coldiretti Basilicata ha convintamente aderito all’avvio della fase mobilitativa, lanciata lo scorso 17 febbraio dalla Confederazione nazionale Coldiretti, coinvolgendo i Prefetti di Potenza e Matera, con la quale, si richiede di riportare il disagio a livello nazionale e coinvolgere la Regione Basilicata”.
Per i vertici dell'organizzazione agricola lucana “se le assemblee hanno deciso l’avvio della mobilitazione è perché preoccupate anche dal dibattito politico in atto, oramai da oltre un mese e sempre più condizionato dalle beghe di partito e poco dai bisogni delle imprese e della società civile”.