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“I rilievi mossi dalla Coldiretti Basilicata dopo la recente circolare dell'Agea, l'Agenzia per le erogazioni in agricoltura, che riduceva in maniera netta le superfici destinate a pratiche locali tradizionali di pascolamento (PLT) sono stati accolti e per questo ringraziamo la Regione Basilicata, il ministero dell'Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste e il deputato Aldo Mattia che si sono interessati da subito al problema”.
Così il presidente della Coldiretti lucana, Antonio Pessolani, commenta la nuova circolare dell'Agea che stabilisce che siano le Regioni a decidere la percentuale di tara al 50 % sulle superfici adibite a pratiche locali tradizionali di pascolamento.
“Le preoccupazioni di agricoltori e allevatori a seguito della circolare di Agea del 6 aprile scorso scaturivano da una serie di fattori – spiega Pessolani - primo fra tutti una riduzione sostanziale del valore dei titoli anche in considerazione della nuova riforma PAC che, eliminando di fatto il greening, approccia per la prima volta agli ecoschemi senza non pochi elementi di incertezza. Completavano lo scenario gli aspetti connessi ai nuovi insediamenti e investimenti fatti sul comparto legato a tali pratiche di pascolamento che si sarebbero trovati in forti criticità immediate con conseguenze significativamente impattanti”.
Nei giorni scorsi Coldiretti Basilicata ha inviato una nota alla Regione Basilicata per chiedere “un forte intervento presso gli enti competenti, primi tra tutti il MASAF, affinché si potesse interagire in maniera rapida per un ripristino delle percentuali di superfici ammissibili in continuità alle regole si qui utilizzate al fine di evitare pesanti ripercussioni che le indicazioni del 30% contenute nella circolare Agea certamente sarebbero andate a generare. Fortunatamente – conclude Pessolani - i nostri rilievi sono stati accolti a testimonianza di come la Coldiretti è attenta alle dinamiche che possano inficiare i sistemi produttivi. Vigileremo sull'applicazione della circolare Agea in oggetto e sulle nuove Circolari che di volta in volta si vengono a produrre al fine di evidenziare le eventuali criticità che potrebbero venirsi a creare per la nostra regione”.