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Rivendicare attenzione e dignità per l’intera comunità di Tinchi e per i tanti problemi della frazione, puntualmente trascurati dalle istituzioni.
È di questo che hanno discusso i cittadini di Tinchi, durante una riunione tenutasi presso il salone parrocchiale della Chiesa dedicata alla Madonna del Carmine, e convocata dagli stessi abitanti della frazione pisticcese, ormai stanchi di essere “invisibili senza voce”.
Tantissimi i problemi vissuti dalla comunità, dalla totale assenza di una progettualità che guardi al futuro della piccola comunità, fino alle questioni quotidiane che ledono i diritti dei cittadini: dal mancato recapito della posta (inaccettabile negazione di un diritto sacrosanto, a cui seguono gravi ripercussioni anche sulla salute dei cittadini, quando a non venire recapitate – insieme a fatture e bollette scadute da mesi – sono le convocazioni per partecipare a screening per la prevenzione dei tumori), alla sporcizia che pervade le strade, fino alla mancanza di controlli sull’elevata velocità con cui numerosi automobilisti – incuranti dei limiti – percorrono la provinciale che attraversa i centri abitati di Tinchi, Centro Agricolo e il Bivio di Marconia, mettendo a rischio la sicurezza degli abitanti, a partire dai bambini e dagli anziani residenti nelle abitazioni che costeggiano la provinciale.
Quello tenutosi nei giorni scorsi è stato solo un primo incontro, finalizzato a tracciare un percorso da intraprendere come comunità, con il fine di focalizzare l’attenzione delle amministrazioni – comunale e provinciale – sui gravi ed importanti problemi con i quali gli abitanti della comunità si trovano a fare i conti ogni giorno.
I cittadini di Tinchi e Centro Agricolo rivendicano la tutela dei propri diritti ed è per questo che si sono dati appuntamento a breve, per valutare la possibilità di costituire democraticamente un Consiglio di Quartiere che dia voce alle necessità della comunità, dando vita ad un confronto continuo con gli amministratori, al fine di trovare soluzioni non più procrastinabili.