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Domenica 26 novembre p.v., alle ore 17.00, a Pisticci, presso il Salone parrocchiale della Chiesa di Cristo Re, si terrà la presentazione del libro di Giovanni Russo “Una Fiamma d’Amore – Vita di padre Antonio da Pisticci”.
All’evento, organizzato dalla Parrocchia di Cristo Re in collaborazione con la Fondazione San Bonaventura e col patrocinio morale del Comune di Pisticci, interverranno don Antonio Di Leo, unitamente agli altri parroci del luogo, e l’Arcivescovo di Matera-Irsina S.E. Mons. Antonio Giuseppe Caiazzo.
Folta anche la partecipazione dell’Amministrazione comunale, che sarà rappresentata dal Sindaco Domenico Albano, dalla Vicesindaco Rossana Florio e dall’Assessore alla Cultura Antonio De Sensi. La moderazione dell’incontro sarà affidata alla prof.ssa Mirella Troiano, che discuterà anche con l’autore sugli aspetti più interessanti della vita di questo frate pisticcese morto in odore di santità.
Giovanni Russo ha, infatti, ripercorso con grande scrupolo filologico la vita di padre Antonio da Pisticci che fu missionario, teologo e predicatore in Terra Santa e in Armenia intorno agli anni ’30 del Seicento. Con assidue e attente ricerche condotte negli ultimi cinque anni, l’autore è riuscito anche a recuperare importanti scritti inediti sul frate pisticcese, tra cui una sua lettera autografa del 1632 conservata a Roma presso la Congregazione vaticana di Propaganda Fide.
Padre Antonio trascorse gli ultimi anni della sua vita, con spirito di penitenza e sacrificio, ad Afragola (Na), dove spirò nel 1642 in fama di santità. Le fonti storiche raccontano, infatti, che alla sua morte ci fu un grande concorso di devoti che, dopo averne baciato il corpo ed essersi procurati delle reliquie improvvisate (pezzi del suo abito), ottennero numerose e inspiegabili guarigioni, tanto che, per il clamore determinato da quegli eventi, intervenne anche l’Inquisitore del Santo Uffizio per verificare la veridicità di quelle testimonianze.
La serata servirà, quindi, a far conoscere la figura di questo “santo” frate francescano a quanti vorranno affidarsi alla sua intercessione, nella speranza (se Dio vorrà…) di riuscire ad aprire un giorno il suo processo di beatificazione e canonizzazione