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I Carabinieri dell’Aliquota Radiomobile della Compagnia di Pisticci, con l’ausilio dei colleghi delle Stazioni di Metaponto e Ferrandina, hanno tratto in arresto per tentata rapina e danneggiamento aggravato dall’utilizzo di arma impropria, un cittadino straniero di 22 anni, gravato da precedenti di polizia per reati contro la persona e violenza e resistenza a Pubblico Ufficiale.
In particolare, giungeva presso la Centrale Operativa del Comando Compagnia di Pisticci una richiesta di intervento da parte di un cittadino, che riferiva di trovarsi in pericolo poiché un ragazzo straniero, dopo aver tentato di rapinare l’autovettura dell’uomo, stava danneggiando gli infissi degli uffici all’interno dei quali la vittima aveva trovato riparo.
Giunti immediatamente sul posto, i militari accertavano che poco prima il ragazzo, con il chiaro intento di impossessarsi dell’autovettura, avendo notato il proprietario che usciva da un’azienda e si dirigeva verso l’auto, si nascondeva tra gli altri veicoli in sosta approfittando del momento in cui il proprietario ha aperto la vettura a distanza per introdurvisi all’interno. All’esplicita richiesta di abbandonare il veicolo, il ragazzo chiedeva con insistenza le chiavi al proprietario, colpendo quest’ultimo con un violento pugno al volto a seguito del suo rifiuto.
Temendo per la propria incolumità, la vittima rientrava presso gli uffici, inseguita dal ragazzo che, dopo aver lanciato all’indirizzo dell’uomo delle pietre colpendolo alle gambe, impugnava un tubo in piombo lungo circa 60 cm recuperato nel parcheggio, giungendo presso l’ingresso degli uffici ove, utilizzando quel tubo come arma impropria, danneggiava il portoncino di ingresso e varie finestre dello stabile infrangendone le vetrate, prima di venire fisicamente bloccato dai dipendenti della ditta e dai militari, nel frattempo giunti sul posto.
La vittima, visitata dal personale sanitario, riportava lievi traumi, mentre lo straniero, che durante il danneggiamento si era procurato un taglio alla mano sinistra, veniva medicato presso l’ospedale di Matera.
Il ragazzo veniva quindi dichiarato in arresto e tradotto, su disposizione della Procura della Repubblica di Matera, presso la casa circondariale del capoluogo, e all’esito del giudizio di convalida dell’arresto davanti al GIP di Matera, veniva disposta nei confronti dello stesso la prosecuzione della custodia cautelare in carcere, pur nella dovuta precisazione che gli accertamenti compiuti finora sono comunque nella fase delle indagini preliminari e necessitano della successiva verifica processuale nel contraddittorio con la difesa.