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Durante il consiglio regionale di martedì 19 novembre il presidente della regione Basilicata, Vito Bardi, legge una relazione, che è stata preparata con dovizia di particolari, probabilmente redatta da chi pur a conoscenza della realtà di AQL o forse anche artefice della sua inettitudine niente ha fatto per cambiarne usi e costumi.
Siamo alla solita solfa, tutti a sperimentare l'esercizio dello scaricabarile, al quale nemmeno il nostro napoletano Presidente si sottrae. È colpa sempre degli altri dimenticando che da sei anni è alla guida della Regione e che si è contraddistinto soltanto per l'incapacità a guidare la sua litigiosa coalizione i cui rappresentanti, come il consigliere Leone all'epoca assessore, mai rimpianto alla sanità l'offendeva, dopo il suo allontanamento, in malo modo in Consiglio regionale.
Il Presidente sottolinea il particolare momento di crisi idrica nella terra di sorgenti ed invasi parlando dei vari enti preposti all'utilizzo della risorsa idrica e della pochezza dei rappresentanti politici che l'hanno preceduto colpevoli tra l'altro di consegnare la risorsa acqua alla vicina Puglia e di incidere poco sull'utilizzo di una risorsa lucana.
Caro presidente ma lei in questi sei anni cosa ha fatto, quali direttive ha dato ad AQL, visto che un suo uomo la guida ed addirittura, dopo tutti gli sfracelli che si sono verificati, riproposto perché a fine mandato, come successore di sé stesso? Caro presidente è sotto la sua gestione che personaggi di spicco di AQL, ing Pellettieri alias Bitcoin, come riferiscono i giornali, si vedono indagati per corruzione e visto che è alla spasmodica ricerca dei colpevoli, a chi ascrive adesso, questi incontrollati e vergognosi atteggiamenti? Lei non ricorda, forse le difetta la memoria recente, cosa si è verificato in estate nel Metapontino, allorquando pur in presenza di siccità veniva data a iosa acqua a Tecnoparco e razionata agli agricoltori? Ha dimenticato che volevate attingere acqua dal Basento, addirittura emettendo ordinanza per il suo utilizzo, salvo poi ritirarla causa l'inquinamento del fiume dovuto alla presenza massiccia di Escherichia coli ed altri batteri coliformi rivenienti da reflui urbani non trattati per il malfunzionamento di depuratori urbani o per la loro assenza? Lo sa presidente che la depurazione dei reflui è affidata ad AQL? Durante il suo precedente mandato ed adesso può essere che lei, così attento, non sia venuto a conoscenza che molti comuni non hanno depuratore e che Pisticci centro e Pisticci scalo sversano i liquami tal quali nel Cavone e nel Basento, in piena infrazione comunitaria, pur in presenza di finanziamenti mai utilizzati per dotare il comune di siffatte tecnologie? Lei invoca collaborazione ma ha mai ascoltato le denunce che venivano dalla gente? Quali i provvedimenti adottati nei confronti di chi dirige Arpab o il consorzio di bonifica, colpevoli di ingiustificati ritardi, che hanno permesso la distribuzione sul territorio a fini irrigui, di acque prelevate dalle fogne di Marconia, contenenti quantità mostruose di Escherichia coli? Tra il permettere la somministrazione a tavola di acqua Basentana, ricca degli inquinanti industriali di Tito e Potenza, nonché dei reflui urbani dello stesso capoluogo, e l'irrigazione dei campi del Metapontino con acqua di fogna o ricca di cromo cosa cambia? Denunce fatte alle forze dell'ordine, alla Prefettura, a rappresentanti del suo governo a cosa hanno portato?
Caro Presidente, lei parla di controlli sulle acque del fiume effettuati da Arpab e che hanno messo in evidenza minime, che poi minime non sono, quantità di tensioattivi e fosfati sperando di tranquillizzare la gente, ma dimenticando insieme ai suoi scienziati che il fiume non è un lago con acqua contenuta in confini ben precisi, ma una fonte idrica in continuo movimento e mai uguale a sé stessa con la possibilità che si possa verificare nell'immediato un inquinamento che gli esami eseguiti su un campione prelevato un'ora prima non avrebbero potuto mettere in evidenza!
Con questi presupposti ci possiamo fidare della sua parola o di quella dei suoi mentori? Come fidarci di chi ritiene normale il colore marrone del Basento in agro di Pisticci, dopo la zona industriale, ed esegue erroneamente esami chiaramente negativi al contrario di quelli fatti eseguire dal Sindaco di Pisticci che evidenziavano la presenza del cancerogeno cromo, non sul fiume ma sugli scarichi di Tecnoparco?
Lei, Presidente, ci dica la verità, quest'acqua la berrebbe, la farebbe bere ai suoi cari e la utilizzerebbe per innaffiare il suo orticello?
Certamente no visto che ha nominato come consulente il super esperto Lucentini dell'istituto superiore della sanità a mio avviso non per tranquillizzare la popolazione ma per tacitare la propria coscienza.
Così con una nota Vito Di Trani consigliere comunale, già sindaco di Pisticci