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L'ultima giornata utile per la presentazione ufficiale delle candidature presso l'ufficio elettorale del comune di Pisticci si chiude con la clamorosa assenza di Fratelli d'Italia.
La compagine di destra ha deciso di non presentarsi alle prossime elezioni amministrative, pur essendo stata fra le più "attive" in questo periodo pre elettorale.
Di seguito la nota emessa dal Commissario cittadino, Francesco Di Benedetto, che spiega le ragioni della rinuncia alla competizione dei prossimi 3 e 4 ottobre 2021.
"Da oltre un anno, da quando il segretario provinciale, nonché consigliere regionale dr. Giovanni Vizziello, mi ha affidato l’incarico di commissario politico cittadino del partito di “Fratelli d’Italia”, i miei impegni professionali quotidiani, hanno subito un non trascurabile incremento, a motivo della volontà di ricostruire ed organizzare nel comune di Pisticci, una segreteria politica, capace di intercettare ed interpretare bisogni e problematiche di cittadini e simpatizzanti.
Durante questo periodo, se pur breve, non solo ho fatto crescere il Partito portando il numero dei tesserati su un livello mai raggiunto prima nel nostro Comune, ma ho anche discusso con molti cittadini di cosa potesse e, per quali ragioni, minarne la vivibilità, tanto da indurre molti giovani laureati e giovani coppie a cercare fortuna al nord, in Italia ed in Europa, seppur in presenza di un territorio ricco di risorse storico-culturali, paesaggistiche, enogastronomiche che, se ben sfruttate, potrebbero sicuramente invertire il trend discendente dello sviluppo economico locale, così come è accaduto in molte realtà simili alla nostra. E, al proposito, mi piace ricordare quanto gli Amministratori di Locorotondo, di Ostuni, di Alberobello, della vicina Puglia, abbiano fatto per i loro paesi.
La consapevolezza, quindi, che fosse possibile per il nostro territorio una visione dello sviluppo basata su una più razionale ed economica fruizione delle risorse anzidette, mi ha spinto ad ipotizzare, anche alla luce delle elezioni amministrative ormai prossime, la costituzione di un polo che aggregasse il maggior numero di forze politicamente affini a quella che mi onoro di rappresentare. Chiaramente l’obiettivo era la riunione, sotto l’egida di una proposta di governo condivisa, di tutte le forze politiche del centro destra, Fratelli d’Italia, Lega, Forza Italia, UDC ed organizzazioni Civiche politicamente orientate nella stessa direzione delle prime. Dopo aver, quindi, unitamente al coordinatore del partito UDC ed al segretario di una Civica, individuato il candidato sindaco in possesso dei giusti requisiti, si è provveduto, alla luce anche di quanto stabilito ai tavoli regionali e provinciali delle dirigenze dei partiti di centro destra, secondo cui il sindaco spettasse a Fratelli d’Italia, ad ufficializzarne il nominativo ai rappresentanti locali di Lega e Forza Italia, i quali non solo non l’hanno ritenuto idoneo, ma non hanno neanche ritenuto di motivare le ragioni del loro dissenso. Se il primo nominativo non trova il giusto consenso tra le forze politiche, ci può pure stare, ma qui siamo andati ben oltre, A questi signori non andava bene alcunché: abbiamo proposto loro quattro diversi nominativi, tutti di grande spessore e tutti sistematicamente bocciati, tra l’altro, ripeto, senza alcuna plausibile motivazione. Solo in quest’ultima settimana abbiamo scoperto le ragioni del dissenso nei riguardi delle proposte di candidature avanzate da Fratelli d’Italia”: il sindaco della coalizione doveva essere espressione di “Forza Italia”, in violazione non solo degli accordi che, viceversa, assegnavano il candidato sindaco a “Fratelli d’Italia”, ma soprattutto in violazione di tutta la precettistica del buon senso, che prescrive di “non spendere sistematicamente nelle corse il cavallo che mai vince”. Tuccino.
In pieno accordo con la segreteria provinciale del partito, contavamo e continuiamo a credere in una politica diversa, scevra dai soliti tatticismi che tendono a sfinire le singole forze alleate per poi primeggiare sul nulla, in un contesto che non ha alcuna finalità. Rivendicando, quindi, durante tutto il percorso della trattativa, una posizione di assoluta trasparenza e correttezza che, alla luce delle evidenze, non è stata interpretata in maniera auspicabile, consapevoli, altresì, dell'assenza di una proposta credibile di programma per il governo del Comune per i prossimi cinque anni, con il pieno accordo della segreteria provinciale e previa consultazione con i candidati consiglieri, a maggioranza, si è deciso di non partecipare alle competizioni del 3 e 4 ottobre prossimi.
Non ultima la circostanza che, cambiando più volte il nome del candidato sindaco, è venuta meno l'impostazione iniziale della lista dei candidati che, svilendosi man mano, difficilmente avrebbe offerto le stesse garanzie della fase iniziale.
L’ipotesi, poi, di partecipare con la sola lista di “Fratelli d’Italia”, è stata esclusa a causa dell’alto rischio che il confronto si trasformasse in una faida tra le forze politiche di centro destra e che, quindi, peggiorasse il già delicato e precario rapporto di convivenza che le vede impegnate nel governo della Regione.
Avremmo voluto, per la vicenda narrata, un epilogo migliore, che desse a cittadini e simpatizzanti la possibilità di orientare il proprio consenso verso il nostro partito, ma la politica credibile non è più tale se non è coerente con le proprie idee.
Se affermare la propria coerenza politica significa saltare un turno elettorale, noi siamo pronti a farlo.
Un caro saluto a tutti coloro che in queste ultime settimane si sono spese per il nostro progetto politico e che ci hanno sostenuto ed incoraggiato. Un arrivederci a presto a tutti i cittadini e simpatizzanti di "Fratelli d'Italia".