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Sono appena andate in archivio le elezioni europee 2024 e come al solito, sono molto i punti di riflessione anche a livello locale.
Un alto tasso di astensionismo anticipato da diversi segnali, come ad esempio i soli 21 studenti fuori sede pisticcesi che hanno chiesto di votare nelle città in cui studiano.
Nel comune di Pisticci, alle 23 del 9 giugno, ha votato il 30% degli aventi diritto, un dato eloquente e sulla scia di quello nazionale. Le percentuali dei maggiori partiti rispecchiano anche nel comune ionico quelle a livello nazionale.
Il primo partito si conferma Fratello d’Italia, con il candidato locale che si avvicina ai 1000 voti. Un partito che attualmente non esprime esponenti in consiglio comunale che però, come alle scorse regionali, si conferma suffragato. Stessa cosa per il PD che regala grande consenso al candidato De Caro dopo che alle scorse regionali il candidato locale non aveva sfondato. Un quadro, da destra a sinistra, che offre una riflessione lunga e accurata in vista della prossima tornata che, a questo punto, è direttamente quella delle amministrative 2026. Visto il calo del Movimento Cinque Stelle, sembra esserci di nuovo una sfida a due.
Vedremo se, accanto alle naturali liste civiche, anche a livello locale i due maggiori partiti traineranno l’agone politico. Resta il rammarico della poca partecipazione, oltre alla consapevolezza che oltre ai classici partiti, a livello locale si necessita di partecipazione, idee e azioni concrete.
Questo spazio tra cittadini e politica deve essere necessariamente riconquistato per dare una speranza di futuro alla nostra comunità.
In questa ottica, di civismo e impegno, bisogna lavorare tutti insieme.
William Grieco