Un lavoro parecchio interessante, ma anche bello a vedersi, il cui primo stralcio è stato da poco terminato   dando così il via alla realizzazione del secondo stralcio il cui importo di contratto è pari a euro 303.692 di cui euro 6400 per oneri di sicurezza. Progettista dell’opera è stato l’arch. Nicola Coriglione dell’area Tecnica del Comune di Pisticci, diretta dall’Ing. Rocco Di Leo. La Direzione dei Lavori è affidata al Geom. Nicola Viggiani che è anche Coordinatore della Sicurezza, con Responsabile del procedimento l’ing. Silvia Casareale.

L’opera verrà eseguita dalla Impresa SO.LAV. ED. s.n.c. di San Giorgio Lucano. Direttore Tecnico del Cantiere dell’Impresa Subappaltatrice, il sig. Vincenzo Domenico Tedesco, mentre il Direttore Tecnico del Cantiere sempre dell’Impresa subappaltatrice, è il sig. Angelo Giannone di Pisticci.

Come si legge dal cartello indicatore esposto all’inizio del cantiere, nei pressi del tunnel San Rocco, le opere, sono state consegnate lo scorso 18 novembre 2024 e dovranno essere portate a termine, come da contratto, entro il prossimo 2 gennaio 2025.

Per quel che riguarda il primo stralcio appena completato, l’importo di contratto è stato pari a euro 336.747. L’opera è stata progettata dall’Ing. Francesco Berardino Iannuzziello che è anche il Direttore dei Lavori e Coordinatore della Sicurezza. Responsabile del procedimento l’Ing. Silvia Casareale, mentre la Direzione Tecnica del cantiere è stata affidata al sig. Pier Paolo D’Alessandro, responsabile anche della Sicurezza. Impresa Appaltatrice la CONPAT di Roma, mentre l’Impresa Esecutrice la IGF GROUP D’Alessandro di Pisticci.

I due stralci delle opere a difesa del suolo comunale, toccano una vasta area nei pressi dello sbocco a valle della Galleria San Rocco e poco distante dalla ex stazione Pozzitello all’incrocio con l’inizio della Valle del Cavone.

Opere fortemente volute dal Comune di Pisticci, indispensabili soprattutto per prevenire e impedire il dissesto idrogeologico in quella parte del territorio comunale, ai piedi della collina nord dove si notano arbusti e alberi piantumati attraverso la realizzazione di Cantieri così detti “Papali” degli anni 60, realizzati anche questi per prevenire il dissesto idrogeologico, di cui, chi scrive, fu uno dei responsabili unitamente ad altri tecnici della nostra città.

Michele Selvaggi