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E’ emblematico ascoltare continuamente considerazioni in merito allo stravolgimento della società provocato dall’epidemia da covid-19. Parafrasando Eduardo, è forse utile pensare che, nonostante lo stravolgimento di molti fatti sociali, bisogna continuare ad aver fiducia nel domani e con pazienza aspettare che passi la nottata. Ma quanto dura la nottata e come sarà il domani?
In tanti talk show, dopo una buona dose di “comunicazione emotiva”, il leitmotiv è sempre lo stesso: dopo che questa pandemia avrà allentato la sua morsa, nulla sarà come prima. Già, ma come sarà? Non ce lo dice nessuno perché nessuno lo sa. C’è un gran difetto di comunicazione in tutto questo.
Il fulcro di questa considerazione è, quindi, nell’impossibilità della previsione con le attuali categorie di lettura della società e dell’economia. Occorrono nuove e diverse categorie nelle quali il globale ed il locale, il reale ed il virtuale siano solo gli estremi del medesimo concetto, ma queste nuove categorie, allo stato attuale, sono alquanto sconosciute ai più.
Uno stereotipo ricorre frequentemente nelle immagini della Basilicata. Il lucano è raffigurato come un uomo piuttosto anziano vestito di scuri abiti, spesso di velluto sia d’inverno che d’estate, che all’imbrunire, curvo e con una fascina sulle spalle, risale lentamente e stancamente la strada all’ingresso del paese. Dopo una giornata passata a spaccarsi la schiena nei campi brulli ed assolati, quel lento risalire lo conduce al riposo notturno. Le donne presenti portano addosso i segni di un lutto perenne.
Quest’immagine sembra alquanto lontana nel tempo, ma è qualcosa di più di uno stereotipo: è un fatto sociale e, come tale, influenza il nostro agire ed il nostro modo di pensare.
Noi Lucani mostriamo spesso il rancore del rimpianto per le tante occasioni di sviluppo perdute. La pandemia ha mostrato inequivocabilmente che viviamo in un tempo di interregno ed il modo di fare le cose oggi è diverso da quello di ieri e si mostrerà inadatto domani. Occorre apprendere in fretta e mettere da parte le vecchie abilità, pur se acquisite con tanta fatica.
In questo si estrinseca la vocazione propria della sociologia. Citando Bauman, potremmo sostenere che il sociologo è una figura fondamentale per fornire un orientamento in un mondo che innegabilmente si trasforma, diventa sempre più liquido e le strutture stabili perdono senso accompagnate da una crescente dose di incertezza.
Questa è la vocazione propria del sociologo: localizzare i cambiamenti e le loro conseguenze e vagliare le strategie di vita adeguate. Vivere in un mondo che impone un continuo riorientamento è l’habitat naturale per l’indagine sociologica e per i servigi che il sociologo può rendere.
Il Dipartimento Lucano dell’Associazione Nazionale Sociologi, eletto il 27 marzo scorso, è fortemente impegnato nel promuovere la valorizzazione professionale del sociologo.
La Presidente riconfermata del dipartimento è la dr.ssa Antonietta Di Lorenzo di Potenza, mentre il dr. Rocco Melissa, di Pisticci, è il nuovo vice Presidente. Riconfermate consigliere la dr.ssa Caterina Stabile di Potenza e la dr.ssa Lucia Perillo di Corleto Perticara. Consigliere new entry è la dr.ssa Eugenia Fanelli di Policoro, ma che vive ed opera a Roma. Il Consiglio Direttivo si avvale, inoltre, dell’esperienza e della competenza del dr. Rocco Chiriaco di Potenza, presidente onorario.
L’assemblea, svoltesi su piattaforma telematica, ha visto la partecipazione di colleghi di altre regioni e del Sindaco di Potenza, il dr. Guarente, nonché i saluti del Presidente Nazionale A.N.S., il dr. Zocconali.
“L’impegno precipuo del dipartimento”, ha sostenuto la Presidente in conclusione dei lavori dell’assemblea, “è rendere tangibile il contributo professionale del sociologo nel ritessere la tela della comunità sia in questa fase ancora acuta della pandemia, sia nel tempo successivo della ricostruzione economico-sociale. Siamo e saremo pronti a dare il nostro contributo nell’ambito dell’attività di enti ed istituzioni pubbliche, nelle organizzazioni del mondo produttivo, nella scuola ed in ogni altro ambito sociale”.
Il Direttivo Regione Basilicata A.N.S.