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L’iniziativa, nata per cercare di dare un segnale contro il caro bollette, ha visto spegnere le luci dalle 20:00 alle 20:30 in quasi tutte le più grandi ed importanti città d’Italia.
L'Anci stima che per le amministrazioni comunali l’aggravio sarà di almeno 550 milioni di euro, su una spesa complessiva annua per l'energia elettrica che oscilla tra 1,6 e 1,8 miliardi di euro.
Ovviamente, come annunciato dal sindaco Domenico Albano, anche le nostre piazze principali di Pisticci e Marconia, ovvero piazza Umberto I° a Pisticci e Piazza Elettra a Marconia, sono rimaste spente.
Non è stata una iniziativa “eclatante”, ma simbolica, così come l’ha definita lo stesso presidente Decaro.
L’aver visto un così alto numero di piazze e di conseguenza di città e comuni coinvolti però, è il simbolo di una unità di intenti che dà un segnale forte al Governo e che grida a gran voce di abbassare le tasse. Basta con il rincaro dei costi dell’energia dunque; rincari che riguardano sì le imprese, ma anche le famiglie già provate dai due anni di Covid.
Questo il grido dei primi cittadini italiani lanciato al Governo, nella speranza che questa sacrosanta richiesta, non venga come troppo spesso accade, trascurata.