Sabato, 23 Novembre 2024

Come era il 1° Maggio di tanti anni fa. Come è adesso. Tutto è cambiato

Martedì, 30 Aprile 2024

1° Maggio 2024. Chissà quanti di voi ricordano quei mitici “1° Maggio” di tanti anni fa.

E’ passato tanto tempo e tante cose sono cambiate. C’era tanta disoccupazione e si viveva con stenti e sacrifici. Parliamo degli anni che seguirono la fine del secondo Conflitto Mondiale caratterizzato da tante criticità che la guerra ci aveva lasciato in circa cinque anni di combattimenti, prigionie e soprattutto morte di tanti nostri soldati che sfortunatamente dal fronte non avevano fatto più ritorno. Tempi duri sfociati nelle occupazioni delle terre ed altre possibili conquiste per cambiare un tenore di vita che allora significava mancanza di lavoro, miseria e fame per la maggior parte delle famiglie. Si andò avanti così per diversi anni, fino al luglio 1961 quando uno spiraglio di luce illuminò il nostro territorio con la nascita dell’ANIC, grazie ad Enrico Mattei che proprio nelle nostre campagne e comuni, aveva intravisto una possibilità di sviluppo con la scoperta del metano che scorreva nel nostro sottosuolo. Un avvenimento, quello del 29 luglio di quell’anno, con la posa della prima pietra del nuovo stabilimento di Pisticci Scalo, data importantissima per la nostra economia con il lavoro per tantissimi giovani, che così potevano programmare un futuro migliore e tranquillo, mettendo su famiglia e magari costruire una propria casa e comprare un’automobile per i propri bisogni.

Ma noi per il 1° maggio 2024 non a caso vigliamo ricordare quella che per tanti anni, ma anche dopo, naturalmente, ha rappresentato una data importante per tutti i lavoratori. Quel 1° Maggio di tanti anni fa infatti, ricordava a tutti l’importanza la necessità del lavoro per il sostenimento delle famiglie, magari affrontando lotte che non sempre raggiungevano l’obiettivo. Quella data lontana, la vogliamo ricordare come un giorno di grande festa per tutti, che richiamava nelle nostre piazze operai, artigiani, studenti che attraverso cortei inneggiavano al lavoro, che non c’era, e alla necessità della occupazione per chi ne aveva bisogno.

Ora, la manifestazione interessa la festa regionale che le sigle sindacali di Basilicata lo celebrano a Villa d’Agri -  l’anno scorso fu a Potenza - ma l’attenzione è rivolta, naturalmente al Grande Concerto del 1° Maggio del Circo Massimo a Roma con la partecipazione dei migliori cantanti e band in circolazione.

Nella nostra città, ricordiamo, a movimentare quelle masse di cittadini, erano soprattutto i compianti sindacalisti Domenico Giannace e Pasquale Radesca e poi Nicolino Grieco, che immancabilmente, per il loro sindacato, la CGIL, organizzavano quel giorno di festa e di protesta per un domani migliore. Un nutrito corteo che partiva da piazza Umberto con la presenza anche di donne e  politici di partiti di sinistra soprattutto del Partito Comunista Italiano, con in testa l’Onorevole Nicola Cataldo, plurisindaco di Pisticci, del Partito  Socialista (Domenico Bellini, Antonio Calciano, Nicola Auricchio e altri) e del Partito Socialista Democratico (più tardi fu registrata anche la partecipazione ufficiale alla festa del 1° Maggio, della CISL con l’arrivo a Pisticci da Irsina, del dinamico sindacalista Nicola Dolce.) Il corteo annuale, attraversava tutte le principali vie del nostro abitato e si concludeva in tarda mattinata, sempre in piazza Umberto 1° con i comizi degli organizzatori. Era l’occasione per vendere copie dei giornali quali L’UNITA’, PAESE SERA e L’AVANTI, da parte di Angelo Cerabona che faceva concorrenza alla edicola di Piazza Umberto dei fratelli “Peppantonio Forte”. Durante il pomeriggio erano organizzate le varie corse nel sacco e altri giochi e la serata molte volte si concludeva con il palo della cuccagna come ci ha ricordato il Cav. Giusepe Quinto e con le note di una orchestrina che andava avanti fino a mezzanotte inoltrata. Insomma, tutta una giornata di una particolare   festa con la partecipazione di tantissimi lavoratori con famiglie, magari con l’augurio e l’auspicio di un diverso, migliore 1° Maggio dell’anno seguente. Purtroppo non era sempre così. Attraverso la forza e la tenacia dei nostri lavoratori, non si perdeva mai la fiducia in un domani migliore.

VIVA SEMPRE IL PRIMO MAGGIO e VIVA TUTTI I LAVORATORI.

Michele Selvaggi  

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