Mercoledì, 15 Gennaio 2025

Domani i 100 anni di Antonio Romeo, superstite della battaglia di El Alamein

Venerdì, 19 Marzo 2021

Cento anni di età, è sempre un bel traguardo da raggiungere e, nel caso, anche una bella storia, vissuta.

La nostra città, tra quelle che da sempre ha onorato tanti centenari e ultracentenari, alcuni dei quali, la vecchietta che solo 5 giorni fa, ha toccato la sua veneranda età di 104 anni.

Domani 20 marzo 2021, è il gran giorno di Antonio Romeo, nato questo giorno di un secolo fa, la cui storia, ricca di episodi interessanti, di lavoro, guerra, prigionia e momenti romantici in terre lontane, è tutta da raccontare.

Primo di 3 fratelli, lui solo ancora in vita, frequentò fino alla III° classe elementare, poi si dedicò all’ agricoltura, imparando anche il mestiere di fabbro- meccanico che esercitò fino a quando, nel 1941 in età di leva, si arruolò nell’esercito italiano e quindi trasferito in Africa Settentrionale come carrista - bersagliere nella città di Tripoli. In seguito in terra d’Egitto, ebbe partecipazione attiva nella famosa battaglia di El Alamein al comando del Maresciallo Rommel che segnò una svolta nella seconda Guerra Mondiale. Uno dei fortunati superstiti di una delle più cruente battaglie di quel conflitto,  fu fatto prigioniero dagli americani e trasferito negli Stati Uniti nel territorio di Louisville, dove come autodidatta, imparò bene  la lingua inglese. Fu proprio li che fu protagonista di una appassionata storia d’amore con una ragazza del posto. Una bella storia romantica che purtroppo finì con il suo rientro in Italia dopo la prigionia e il non possibile ritorno in America per chiusura frontiere agli emigranti,  ma che, comunque in lui aveva lasciato un bellissimo ricordo. In Italia nel suo paese natale, Antonio, ancora giovanissimo, conobbe la bella conterranea Annunziata  Melfi, se ne innamorò e la sposò nel 1947. Matrimonio felice, come lo è sempre stato e come lo è tuttora, nonostante la avanzata età, con la nascita di quattro figli. Assegnatario di un podere della Riforma Fondiaria del metapontino, fu Presidente di una Cooperativa agricola della zona e della cosa ne andò sempre orgoglioso. Successivamente esercitò anche l’attività commerciale con la vendita di elettrodomestici in via Cirillo, fino alla età della pensione.

Persona per bene, educata e gentile con il prossimo, ben voluta da tutti, sarà festeggiata in forma intima dalla moglie, figli e nipoti nella casa di via Cirillo dove è assistito amorevolmente e dove spegnerà tutto d’un fiato, 100 candeline di una grande torta, con l’augurale appuntamento al 2022.

Al nonnino, gli auguri personali e della testata.

Michele Selvaggi

Ultima modifica Venerdì, 19 Marzo 2021 15:47

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