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Un importante incendio è divampato intorno alle ore 15 di ieri, 20 settembre, in località Varre, alle porte di Pisticci.
A fuoco è andata gran parte della pineta e macchia mediterranea. L'incendio si è propagato fino a raggiungere la strada provinciale Pisticci-Mare che in serata è anche stata chiusa al traffico.
Sul posto sono all'opera squadre antincendio dei vigili del fuoco e del nucleo NOV. All'opera vi era anche un elicottero, ritenuto, però, del tutto insufficiente vista l'entità delle fiamme che, alimentate dal vento, hanno raggiunto anche il costone che si affaccia sulla strada statale Basentana.
Le fiamme hanno interessato gran parte del territorio per tutta la notte. Incendio è arrivato fino a pochi metri dal Santuario della Madonna del Casale dove una squadra dei vigili del fuoco hanno anticipato le fiamme mettendo la zona in sicurezza.
Questa mattina pare che la situazione sia finalmente sotto controllo, anche se una gran coltre di fumo ancora sovrasta la zona.
Per come si è sviluppato, l'incendio richiama la stessa dinamica di quanto accaduto nell'agosto del 2012 quando un rogo di vastissime proporzioni mandò in fumo circa 900 ettari di vegetazione. Il comandante provinciale del Corpo Forestale, Raffaele Manicone, all'epoca stimò nel 40% la quota di patrimonio boschivo distrutto e nel 60% la parte costituita da macchia mediterranea, oliveti e terreni agricoli. I danni dell'attuale incendio non sono ancora stati calcolati.
Nel 2007, un altro vasto incendio mandò in fumo oltre 500 ettari di vegetazione. Eventi, dunque, non nuovi per Pisticci come non nuovo è, purtroppo, il conto dei danni che ha interessato una zona che pian piano stava rimboscandosi in maniera naturale. Dal 2012, infatti, non si mai è provveduto a rimboschire una zona soggetta a rischio idrogeologico nella quale gli alberi sono molto più di un ornamento. E questo, nonostante i proclami fatti anche all'indomani di quel tragico evento.