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Nei giorni scorsi, i Carabinieri della Compagnia di Matera, al termine di importante attività info-investigativa, hanno denunciato in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Matera, due fratelli di 54 e 46 anni, ritenuti responsabili dei reati di appropriazione indebita e simulazione di reato.
In particolare nel trascorso mese di febbraio, un 54enne di Grottole, titolare di una nota attività economica del posto, si era recato presso la Stazione Carabinieri denunciando di avere subito il furto di un apparecchio per la ricarica di conti per giochi/scommesse online, contenente all’interno la somma di circa € 3.100. Secondo il racconto del denunciante, dei malfattori, approfittando della porta retrostante del fabbricato sede dell’attività, lasciata sbadatamente aperta, si erano introdotti all’interno asportando il dispositivo. I Carabinieri, sin dall’inizio insospettiti dal racconto dell’uomo apparso per molti versi, lacunoso e incongruente, hanno avviato gli accertamenti del caso, tesi altresì a verificare la veridicità di quanto asserito.
I controlli operati dai militari, grazie anche alla visione dei filmati di alcuni circuiti di videosorveglianza presenti in zona, hanno permesso di scoprire che di fatto, il denunciante, unitamente ad un altro complice, successivamente risultato essere il proprio fratello 46enne, avevano architettato la simulazione di un furto per appropriarsi dei soldi contenuti nel dispositivo per la ricarica di conti gioco/scommesse online installato all’interno della propria attività economica. Nello specifico i due uomini mediante un’autovettura, si erano recati, di notte, presso il citato esercizio, prelevando l’apparecchio contenente i soldi contanti e caricandolo sulla propria autovettura per poi portarlo via.
I militari della Stazione di Grottole nel condurre le ulteriori attività di perquisizione e ricerca nei confronti dei due fratelli, presso le loro abitazioni, hanno scoperto una parte della somma dei soldi illecitamente prelevati dall’apparecchio e, grazie alla confessione degli stessi, anche la carcassa del dispositivo, di cui i due uomini si erano disfatti, gettandolo in un dirupo in una zona impervia del comune di Miglionico, nei pressi della diga di San Giuliano. Per la localizzazione ed il recupero dell’apparecchio in questione, essendo stato gettato tra la vegetazione, i Carabinieri hanno dovuto richiedere anche l’intervento del personale dei Vigili del Fuoco di Matera che, grazie all’impiego di particolari attrezzature, ne hanno consentito il recupero. Il dispositivo, una volta recuperato, è risultato danneggiato in più parti mediante la creazione di diverse fessure necessarie, come riferito anche dai due uomini, a estrarre i soldi contenuti all’interno.
I militari, tenuto conto di quanto emerso, anche alla luce delle confessioni sui fatti, rese dai due fratelli, li hanno denunciati all’Autorità Giudiziaria e sottoposto a sequestro la parte dei soldi recuperata e quant’altro rinvenuto nel corso delle indagini.