Per la storia, un iter iniziato da Monsignor Anselmo Pecci e concluso con la consacrazione da parte dell’allora dall’arcivescovo di Matera, monsignor Vincenzo Cavalla, proprio il 25 luglio del 1948. Nel settembre dello stesso anno, la nomina e la investitura canonica dell’allora giovane sacerdote don Paolo D’Alessandro, persona di notevole equilibrio e di grande rispetto, che diede grande impulso alla creazione di, vari organismi religiosi e associativi. Nominato parroco è rimasto in carica per oltre una quarantina di anni, fino all’inizio degli anni 90 poco prima della sua malattia e dipartita.  Successivamente, la più grande parrocchia pisticcese, venne affidata al giovane sacerdote don Michele Leone, persona amata e ben voluta da tutti, mise a disposizione il suo entusiasmo e impegno a favore del suo importante mandato. Parroco fino a circa 4 anni fa, quando fu trasferito in una parrocchia materana, appena dopo sostituito dall’altro giovanissimo sacerdote del posto don Mattia Albano (attuale parroco) uno dei giovani che qualche anno fa diedero vita a quella “nuova primavera della chiesa pisticcese” unitamente a don Antonio Di Leo, Don Antonio Lopatriello, don Leonardo Sisto, don Fabio Vena  e, naturalmente,  con l’impulso di don Rosario Manco, don Giuseppe Ditolve (ormai pisticcese di adozione),  don Franco Laviola e don Giuseppe Castronuovo.

La chiesa di Sant’Antonio da Padova della omonima parrocchia, è ubicata di fronte all’inizio di Corso Margherita, nella piazza più importante di Pisticci, la Umberto I°, il salotto di città. Il grande tempio è formato da un’ampia parte centrale con due navate laterali con gli altari dei SS. Medici, di San Michele Arcangelo, della Madonna di Pompei e di Viggiano e di Santa Maria della Grazie. Verso la fine degli anni 60 nella parte alta della navata di sinistra fu eretto un artistico altare marmoreo in onore del Cuore di Gesù. Qualche lustro fa, la facciata principale della chiesa fu restaurata attraverso una nuova e ammirata architettura con progetto a firma dell’architetto Giuseppe Vitelli, opera eseguita dalla impresa Giovanni e Rocco Dragonetti, che ha dato splendore anche alla attigua piazza. Tutta una storia che ruota intorno a questo importante tempio in cui in questi giorni si celebrano solenni riti in onore e ricordo del 75° anniversario della nascita di una delle più grandi, ma anche importanti parrocchie della nostra provincia.

Un prezioso libro a firma dello storico pisticcese Prof. Giuseppe Coniglio, spiega nei minimi particolari la storia di questa chiesa sede della Parrocchia che in questi giorni celebra i tre quarti di secolo di vita.

Questo in particolare il programma dei festeggiamenti dell’anniversario dalla parrocchia guidata da don Mattia Albano.

Dal 21 al 25 luglio, mostra fotografica in chiesa sulla storia della Parrocchia. 21 luglio, ore 8,00 Messa mattutina, ore 18,30 Santo Rosario, ore 19,00 messa vespertina e alle 19,30, presentazione in chiesa del Libro “Convento di San Francesco dei Mendicanti e di Santa Maria delle Grazie, del prof. Giuseppe Coniglio.

22 Luglio, alle ore 8,00 messa mattutina, ore 8,30 - 12,00 esposizione SS.Sacramento. Ore 12,00 preghiera dell’Angelus e benedizione Eucaristica. 9,00 -11,30 confessioni. 18,30 recita Rosario e ore 19,00 messa vespertina.

23 luglio, ore 8,30 messa mattutina, ore 18,30 santo Rosario e ore 19,00 Messa vespertina.

24 luglio, ore 8,00 messa mattutina, ore 18,30, Recita Santo Rosario e ore 19,00 messa vespertina.

25 luglio (75° anniversario della nostra Parrocchia), ore 8,00 Santa Messa mattutina, ore 18,30 recita Santo Rosario e ore 19,00 Santa Messa solenne presieduta da Monsignor Salvatore Ligorio, Arcivescovo metropolita dell’Arcidiocesi di Potenza, Muro Lucano Marsico Nuovo ed animata dal coro Angelina Lo Dico di Tinchi.

Per l’occasione, il Santo Padre, Papa Francesco, per mezzo della penitenzieria Apostolica, concede, con Protocollo n.1973/23/1, nel giorno dell’anniversario della Parrocchia, la possibilità di lucrare l’indulgenza plenaria.

Michele Selvaggi