Editore Associazione Culturale Mp3. P.IVA 01187270770
Registrato presso il Tribunale di Matera n. 4/2009
Direttore Responsabile Roberto D'Alessandro. Webmaster Vittorio Ricchiuto
+(39) 328 447 4326
redazione@pisticci.com
Se a Natale si è celebrato l’ingresso nel mondo del nostro Salvatore, con la festa del Battesimo di Gesù abbiamo compreso quale sia la missione che è chiamato a compiere, quello del Servo mite, dolce e umile, investito dallo Spirito Santo, inviato dal Padre, per invitare tutti gli uomini a “venire all’acqua” e sostenere con bontà soprattutto deboli, afflitti, sfiduciati.
E’ la importanza del “battesimo cristiano” per coloro che l’anno ricevuto e gli effetti che lo stesso produce.
L’occasione ci dà lo spunto per soffermarci sul nuovo rito del battesimo che da qualche tempo viene celebrato nelle nostre parrocchie. Da qualche lustro, frequentiamo con una certa assiduità la chiesa di Sant’Antonio, guidata prima da don Paolo D’Alessandro, poi da don Michele Leone e ora da don Mattia Albano, dopo averlo fatto per tanti anni, prima alla Chiesa madre, parrocchia dove siamo nati e cresciuti, retta a suo tempo dall’Arciprete don Vincenzo Di Giulio, con don Leonardo Delfino, don Giovanni Mele, don Mario Florio, don Rocco Rosano e ora don Rosario Manco, e poi anche a Cristo Re ai mitici tempi calcistici della stessa parrocchia, con don Leonardo Selvaggi e don Mario Spinello e ora con don Antonio di Leo.
Ad oggi, proprio nella chiesa di Sant’ Antonio, durante la celebrazione della Santa Messa delle 11,00, quella dei bambini, ragazzi e giovani, da qualche tempo abbiamo avuto l’occasione di assistere al battesimo di diversi bimbi e bimbe della parrocchia, e la cosa ci ha riempito sempre di infinito piacere, per come si svolge, alla presenza, oltre che dei padrini, dei familiari, amici, conoscenti e dei fedeli. Ovviamente, la stessa cosa si verifica anche nelle altre parrocchie, attraverso un rito semplice, pratico, e parecchio diverso da quello che lo ha preceduto, che rende quei momenti abbastanza solenni, con il sacerdote, attento e preoccupato soprattutto a non caricare il bimbo della responsabilità del momento e magari accarezzandolo con dolcezza, quasi a fargli capire, col sorriso, l’importanza del “battesimo cristiano”, fino a sollevarlo in alto in segno di gioia, mentre dai presenti si leva una scrosciante ovazione di buon augurio per il bimbo appena battezzato. Un momento solenne, sottolineato dal compiacimento non solo di genitori e padrini, ma da tutto il popolo dei fedeli presenti nel tempio.
Un qualcosa che ci fa comunque venire in mente il vecchio rito del battesimo, con regole parecchio diverse e, magari più rigide, atteso lo svolgimento dello stesso, non sull’altare e durante la messa, come adesso, ma davanti al Battistero, con la celebrazione di una operazione solenne che registrava la presenza dei più intimi. Il rito del battesimo, quello attuale, sicuramente parecchio diverso e apprezzato, inserito nel contesto della celebrazione della santa messa, che, a nostro giudizio e senza nulla togliere alle vecchie usanze, lo rende più vivace, più solenne, armonioso, ma anche piacevole e festoso.
Michele Selvaggi