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Dopo Potenza, un caso a Tolve conferma la necessità di una gestione corretta ed efficace della specie protetta evitando gli errori e le approssimazioni del passato
Legambiente: "E' urgente applicare subito i protocolli previsti in questi casi a tutela dell'incolumità di persone e lupi. MITE e ISPRA intervengano subito e affrontino con la Regione Basilicata il delicato tema della presenza di specie protette in aree urbane"
I nuovi episodi di presenza di lupi in aree urbane in Basilicata, confermano la necessità di una gestione efficace di questa specie protetta in tutto il territorio regionale. Tale gestione, invece, al momento risulta approssimativa se non del tutto assente.
Come è noto a molti, tre giovani lupi di età probabilmente inferiore ad un anno frequentano normalmente da mesi le strade cittadine di Tolve, piccolo comune di poco più di 3000 abitanti in Provincia di Potenza. Si tratta di un caso analogo a quello che qualche mese fa ha interessato il comune capoluogo, in quanto si tratta, appunto, di giovani esemplari che non mostrano la naturale diffidenza nei confronti dell'essere umano e si adattano a vivere in ambiti urbani dove direttamente o indirettamente, attingendo alle aree dove sono presenti rifiuti, ricevono facilmente cibo dall'uomo.
Questa non è affatto una buona notizia perchè tale situazione è un pericolo per le persone, per gli animali domestici e per la tutela stessa della specie in quanto, in tale contesto, è molto probabile l'ibridazione con i cani, assolutamente da evitare per il lupo appenninico Canis lupus italicus, ed anche la sua accettabilità sociale, già così difficile per ragioni storiche, rischia di essere compromessa.
Ribadiamo quindi la necessità di stabilire ed applicare forme di gestione corrette ed efficaci, ricordando che la rigorosa tutela di questi animali prevista da direttive europee, si estende agli esemplari che lasciano il loro habitat naturale e si ritrovano in zone popolate dall’uomo. Considerata le problematicità connesse alla sempre più frequente presenza del lupo in ambito urbano, urge che le autorità competenti, Ministero della Transizione Ecologica e ISPRA, intervengano rapidamente, in accordo con la Regione Basilicata, provvedendo a mettere in atto quanto previsto dalle linee guida ufficiali per l’intervento in situazioni particolari come quella descritta, al fine di ripristinare le condizioni più favorevoli per la salvaguardia degli esemplari in questione e a tutela degli ambiti urbani interessati.