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Ha preso il via dai mercati di Campagna Amica di Potenza e Matera la petizione contro il cibo sintetico promossa a livello nazionale da Coldiretti e Fondazione Campagna Amica, Filiera Italia e World Farmers Markets Coalition.
Tanti i consumatori che hanno apposto la loro firma per chiedere di fermare la produzione di cibo fatto in laboratorio. Un'iniziativa nazionale, avviata anche dall'organizzazione agricola di Basilicata che ricorda come, secondo quanto emerge da una recente indagine di Coldiretti/Ixè ben “7 lucani su 10 (68%) non si fidano del cibo creato in laboratorio con cellule staminali in provetta”. “In questo momento di crisi sono molte le multinazionali del cibo in provetta stanno approfittando - per imporre sui mercati “cibi Frankenstein” - spiega il direttore provinciale di Potenza, Luca Celestino - dalla carne prodotta in laboratorio al latte 'senza mucche' fino al pesce senza mari, laghi e fiumi, che potrebbe presto inondare il mercato europeo poiché già ad inizio 2023 potrebbero essere introdotte a livello Ue le prime richieste di autorizzazione all’immissione in commercio che coinvolgono Efsa e Commissione Ue mentre entro il primo semestre 2023 negli Usa potrebbero entrare in commercio i primi prodotti sintetici”.
Per quanto riguarda la carne da laboratorio “la verità che non viene pubblicizzata è che non salva gli animali perché viene fabbricata sfruttando i feti delle mucche – aggiunge il direttore provinciale di Matera, Pietro Greco - non salva l’ambiente perché consuma più acqua ed energia di molti allevamenti tradizionali, non aiuta la salute perché non c’è garanzia che i prodotti chimici usati siano sicuri per il consumo alimentare, non è accessibile a tutti poiché per farla serve un bioreattore, non è neppure carne ma un prodotto sintetico e ingegnerizzato”. La petizione continuerà nei prossimi giorni all'interno dei due mercati lucani di Campagna Amica con l'obiettivo di raccogliere il più alto numero di firme.