Editore Associazione Culturale Mp3. P.IVA 01187270770
Registrato presso il Tribunale di Matera n. 4/2009
Direttore Responsabile Roberto D'Alessandro. Webmaster Vittorio Ricchiuto
+(39) 328 447 4326
redazione@pisticci.com
Sono state oltre sei mila le firme raccolte dalla Coldiretti in pochi giorni in Basilicata per dire no al cibo sintetico, portate dal presidente regionale Antonio Pessolani al Forum Internazionale dell’Agricoltura e dell’Alimentazione che si è svolto a Roma, a Villa Miani.
“E' stata una mobilitazione che ha coinvolto consumatori, amministratori e rappresentanti delle istituzioni preoccupati - spiega Pessolani – e che conferma la forte opposizione anche dei cittadini della Basilicata ai cibi artificiali evidenziata dal Censis secondo cui si tratta di una realtà che viene nettamente rifiutata dall’84% degli italiani che si dichiara contrario all’idea di cibi prodotti in laboratorio da sostituire a quelli coltivati in agricoltura. Il no al cibo sintetico è preponderante per classi di età, titolo di studio, genere, area territoriale di residenza, livello di reddito. A sostegno della mobilitazione anche una cinquantina di amministrazioni comunali lucane che hanno approvato apposite delibere per condividere le nostre iniziative”. Ad ogni modo la mobilitazione continua e coinvolge anche i giovani di Coldiretti che hanno organizzato diverse iniziative, tra cui un presidio in piazza Vittorio Veneto a Matera.
“Siamo scesi in piazza per raccogliere quante più possibili firme per la petizione contro il cibo sintetico – sottolinea Rosangela Appio, delegata provinciale di Matera dei giovani di Coldiretti - siamo molto contenti, abbiamo sfiorato la soglia delle 100 firme notando una certa sensibilità verso l’argomento. Eravamo in piazza per mandare un forte messaggio e informare i consumatori della minaccia che incombe. Nella città di Matera dove la civiltà contadina e le origini contadine della maggior parte delle famiglie la fanno da padrone – conclude la Appio - abbiamo ricevuto incoraggiamenti nel perseguire il nostro obiettivo: difendere le nostre produzioni e le nostre tradizioni”.