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In arrivo le regole per richiedere il reddito energetico per le famiglie a basso reddito che permetterà di avere l’impianto fotovoltaico gratis per l’autoconsumo.
Come si apprende da money: “Si tratta di una misura in vigore da diversi anni e che alcune Regione hanno già fatto entrare in vigore per finanziare l’installazione di impianti fotovoltaici per l’autoconsumo al fine di contrastare la povertà energetica.
Il decreto firmato dal Ministro Picchetto Fratin a inizio agosto, infatti, detterà le regole per accedere al Fondo nazionale per il reddito energetico che ha una dotazione di base di 200 milioni di euro.
Il Fondo di sostegno era stato previsto 3 anni fa, ma fino ad ora rimasto solo sulla carta visto che nessun decreto attuativo ne permetteva l’utilizzo.
Reddito energetico che si autofinanzia
Il Fondo nazionale per il reddito energetico sarà un fondo rotativo: oltre alla dotazione di base, infatti, si autofinanzierà con i proventi della vendita dell’energia prodotta e non consumata dalle famiglie che riceveranno il contributo.
Chi accede al reddito energetico, infatti, dovrà sottoscrivere un accordo in base al quale cederà tutta l’energia non necessaria all’autoconsumo proprio per alimentare il fondo.
Destinatarie del contributo le famiglie a basso reddito e servirà per la realizzazione di impianti fotovoltaici per l’autoconsumo.
Il contributo sarà in conto capitale per le spese sostenute dalle famiglie per installazione e acquisto dei pannelli fotovoltaici.
Il beneficio, in ogni caso, dovrà sostenere totalmente le spese per l’istallazione dell’impianto.
In questo modo si permetterà anche alle famiglie a basso reddito di poter superare la povertà energetica potendo accedere, appunto, alla produzione di energia autonoma per l’autoconsumo.
A chi è destinato il reddito energetico
Il reddito energetico, proprio per il suo obiettivo sociale, è destinato solo e soltanto alle famiglie a basso reddito e, quindi, con Isee inferiori a:
Gli investimenti al Sud saranno favoriti
Il Fondo nazionale per il reddito energetico andrà a favorire, come detto, i nuclei familiari maggiormente svantaggiati, ma anche le zone del nostro Paese che sono maggiormente svantaggiate dal punto di vista energetico.
L’80% del capitale del Fondo è destinato alle Regioni del Sud quali: Basilicata, Calabria, Molise, Sardegna, Sicilia, Abruzzo, Campania e Puglia.
Per presentare domanda di accesso è necessario attendere la pubblicazione del decreto in Gazzetta Ufficiale e anche le direttive della Propria Regione o Comune per eventuali interventi di sostegno.
Il consiglio, quindi, è quello di monitorare i siti istituzionali della propria Regione e del proprio Comune per capire se e quando saranno previste le agevolazioni adottate con il Fondo nazionale dopo la pubblicazione del decreto”.