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È fatica quasi inutile cercare differenze di posizioni all' interno del Consiglio Comunale di Pisticci su alcune questioni che riguardano la quotidianità dei cittadini e dei residenti; il riferimento è ai servizi che il Comune eroga a partire dalla pulizia delle strade, delle piazze, sino al decoro urbano e così via.
L'impatto che gli stessi abitanti ricevono visitando, quartieri, rioni e contrade del territorio pisticcese è sicuramente non positivo e segnala una sorta di degradante abbandono: una masseria abbandonata a sè stessa con erbacce che crescono persino davanti alle porte delle abitazioni. Non è una esagerazione, ma una semplice, dura e cruda fotografia; molti scorci dei centri abitati e del grande paesaggio agrario e di molti luoghi di interesse turistico e balneare. Questi alcuni degli aspetti materiali dei quali non si cura né la maggioranza, né la minoranza della minoranza, figurarsi se a ciò dovrebbero prestare attenzione la classe dirigente alloctona e parautoctona. E d'altro canto non può essere diversamente poiché se non c'è una buona classe politica non ci può essere una buona amministrazione. Parimenti per quel che riguarda alcuni comparti di interesse economico a partire da quello agricolo che necessità di particolare attenzione anche a causa della crisi idrica e della cattivissima gestione del Consorzio di Bonifica a cui i pisticcesi elargiscono la ragguardevole somma di circa 1 milione e duecentomila euro senza ricevere niente in cambio o quasi. A fronte di ciò l'Amministrazione è completamente assente; maggioranza e minoranza e sotto minoranze non pervenute. Un pò come l'araba fenice tutti sanno che esiste, ma nessuno mai l'ha vista.
Per non parlare poi della programmazione e progettazione di piccole o grandi opere che possano offrire almeno speranze ai giovani. Per non parlare della scuola e del polo di istruzione secondaria in calo di iscritti e in fase di depauperamento dei servizi tanto che molti studenti fuggendo da Pisticci e Marconia si iscrivono presso altri istituti Superiori.
In altri termini le nostre comunità rischiano di essere spogliate anche dei servizi essenziali e privati di alcuni privilegi come quelli naturalistici come il mare, la salubrità della zona turistica collinare di estremo interesse per la fauna e flora.
In definitiva, purtroppo, un quadro desolante causato da incapacità, da incompetenza e da indolenza di una classe politica, o meglio da un affastellamento di soggetti coesi per sopravvivere ad una esperienza che li ha condannati già prima di iniziarla.
Forse lor signori possono ancora redimersi lasciando liberi gli scranni del palazzo il quale non appartiene solo a Domenico e compagnia, ma a tutti i cittadini.
Per chi è credente, Gesù cacciò dal tempio i mercanti con la frusta; preferibile che voi lo facciate spontaneamente
Così con una nota Tavolo Verde Puglia e Basilicata