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“Si proceda alla bonifica del sito ex Daramic nell’area industriale di Tito Scalo il prima possibile, non c’è più tempo da perdere”. È l’appello lanciato dal segretario generale della Cgil di Potenza, Vincenzo Esposito, a Regione Basilicata e ministero dell’Ambiente a seguito del sequestro dell’area da parte della Procura per la presenza di un inquinante oltre limite di legge, fino a ipotizzare il reato di disastro ambientale. “Un triste epilogo – prosegue Esposito – che sicuramente si sarebbe potuto evitare se solo ci fosse stata una presa di responsabilità da parte delle istituzioni preposte che oggi tacciono nonostante la tragicità di quanto avvenuto e l’appello lanciato dallo stesso procuratore Francesco Curcio a collaborare al fine di tutelare la salute dei cittadini lucani e rilanciare il sito.
Il sequestro dell'area ex Daramic nella zona industriale di Tito, eseguito da NOE e Polizia provinciale a seguito di inchiesta della Procura di Potenza, fa balzare clamorosamente agli onori della cronaca una vicenda purtroppo ben nota e per molti aspetti paradossale.
L'area industriale ex Daramic di Tito scalo è stata posto sotto sequestro probatorio dalla Procura della Repubblica di Potenza: il decreto è stato eseguito dai Carabinieri del Noe e della polizia provinciale.