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L’amministrazione comunale con una nota stampa fa sapere:
I cittadini di Pisticci Scalo da molti anni chiedono a gran voce interventi di riqualificazione del quartiere, per restituirgli quel decoro e quella forte identità che lo hanno caratterizzato per molti anni.
È da questo principio che vogliamo partire per spiegare il percorso che ha condotto l’Amministrazione a ricercare nei meandri del bilancio comunale la parte residua, ammontante a 700.000 euro, dei fondi che la società ENI S.p.A. trasferì al Comune di Pisticci nei primi anni del 2000, quando la gestione dell’ex “villaggio ANIC” passò all’Ente comunale. Quei fondi, ammontanti complessivamente a circa 3 milioni di euro, furono stanziati proprio per compiere opere di urbanizzazione primaria e secondaria. La prima domanda che i cittadini dovrebbero porsi è: come sono stati utilizzati questi fondi? Un milione e centomila euro circa sono stati utilizzati per la progettazione, direzione lavori e realizzazione della rete idrica e fognaria, attività affidate ad Acquedotto Lucano (allo stato attuale la rete di distribuzione delle acque potabili è stata completata, ma non è ancora entrata in funzione, mentre resta da realizzare il collettamento delle acque reflue all'impianto di depurazione). Quattrocentomila euro circa sono stati utilizzati per porre fine al contenzioso instaurato dal professionista che aveva realizzato il primo progetto di urbanizzazione del quartiere. Un’altra parte dei fondi è stata utilizzata per opere di urbanizzazione primaria e secondaria quali l’impianto di illuminazione e la realizzazione di alcune strutture sportive nell’area. Ad oggi sono ancora disponibili nelle casse comunali, a distanza di circa 20 anni dal loro stanziamento, ben 700.000 euro, delle quali 540.000 sono state utilizzate da questa Amministrazione per redigere e realizzare un progetto di riqualificazione del quartiere. La restante parte, pari a 160.000 euro, è disponibile nelle casse dell’Ente per realizzare altri interventi di manutenzione del quartiere.
La seconda domanda che bisognerebbe porsi, quindi, è questa: perché si è arrivati solo nel 2021 a spendere ben 540.000 euro, che sono rimasti a giacere nelle casse comunali, all’avvicendarsi di varie amministrazioni, senza che si arrivasse ad un concreto utilizzo?
Invece di porsi questa domanda c’è chi preferisce alimentare polemiche sterili, basate su ignoranza di fatti e soprattutto di atti, disinformazione e strumentalizzazione a danno nei cittadini. È proprio ai cittadini che, senza alcuna intenzione di invischiarci nel guano elettorale, intendiamo chiarire quali interventi verranno concretamente realizzati.
Va precisato, innanzitutto, che l’avvio della progettazione è stato preceduto da accurate indagini sul tessuto urbano, condotte dal progettista incaricato, che ha raccolto anche le opinioni dei cittadini residenti. Da queste attività è emersa la necessità di ridare al quartiere una connotazione urbana che non fosse più di marginalità rispetto al resto del territorio, riqualificandone l’area centrale e collegandola alla nuova chiesa. L’implementazione di un percorso vita all’interno dell’area centrale, polmone verde del quartiere, lo renderà poi un punto di riferimento per quanti, già da tempo, scelgono gli ampi spazi di Pisticci Scalo per fare attività sportiva.
Sono previsti i seguenti interventi:
La ditta aggiudicataria dei lavori ha proposto, altresì, diverse migliorie al progetto esecutivo, tra cui il ripristino delle aree parcheggio antistanti l'area verde e l'installazione di video sorveglianza nel parco.
Tra poche settimane verranno avviati i lavori, frutto di una programmazione cominciata lo scorso anno, quando fu affidato l’incarico di progettazione definitiva ed esecutiva, cui ha fatto seguito la gara per l’esecuzione dei lavori conclusasi pochi giorni fa con l’affidamento dei lavori alla ditta pisticcese Morano Mario Antonio, tra i principali operatori del settore edile. Pisticcese anche il progettista, l’architetto Domenico Martino, giovane professionista apprezzato anche fuori dai confini lucani.
Come tutte le opere pubbliche, anche questa sarà soggetta alla valutazione dei cittadini che ne sono i principali fruitori, ma crediamo che si possano esprimere giudizi soltanto su ciò che viene realizzato, non sulla base di narrazioni completamente autoreferenziali e avulse dalla realtà. L’Amministrazione è e resta a disposizione dei cittadini per fornire chiarimenti utili a diffondere informazioni corrette, scevre da strumentalizzazioni e protagonismi politici e non.