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C’era una volta, la “benedizione delle case”. Chissà quanti di voi ricordano questa pratica di origine secolare, non ricordiamo il perché, andata in disuso diverse decine di anni fa.
Più o meno intorno alla festività della Pasqua di Resurrezione, le varie parrocchie cittadine, attraverso il loro parroci, era di uso, visitavano le abitazioni impartendo la benedizione nei singoli vani della struttura.
Anche se son trascorsi parecchi anni da quei tempi, ricordiamo con simpatia, quando da giovanetti accompagnavamo l’Arciprete don Vincenzo Di Giulio prima e don Giovanni Mele, don Leonardo Delfino e don Mario Florio dopo, nella visita alle case dei rioni della parrocchia, sempre bene accolti da quelle persone che le abitavano, che attendevano con ansia quella riverente presenza del sacerdote. Noi che, per l’occasione eravamo di supporto, portavamo appresso, sempre una cesta di vimini, dove le famiglie posavano immancabili doni, fatti soprattutto di uova e altro ben di Dio, compreso gli oboli in danaro, che poi la parrocchia provvedeva a donare a persone bisognose.
Un rito parecchio sentito a quei tempi, che coinvolgeva le famiglie che si facevano trovare pronte all’ora della visita che, abitualmente si svolgeva nelle ore pomeridiane della giornata.
Tutto questo per sottolineare che, da alcuni giorni, la Parrocchia della Chiesa Madre guidata dal Parroco don Rosario Manco, ha ripristinato quella antica tradizione, non più in uso da diversi anni, visitando le varie case delle famiglie della parrocchia, per la santa benedizione.
Proprio non sapevamo di questa iniziativa rispolverata da don Manco e per noi è stata una lieta sorpresa. Proprio ieri, nel primo pomeriggio, abbiamo sentito bussare alla porta di casa. Aprendola, ci siamo trovati di fronte il parroco don Rosario, che ha gentilmente e doverosamente informato che era lì per impartire la benedizione alla casa da noi occupata e alle altre del condominio. Per noi, una vista graditissima, atteso il motivo specifico che l’aveva determinata. Una emozione che, per un attimo, ci ha fatto tornare bambini, con tutti gli innocenti ricordi che l’accompagnavano, quando era usanza nelle nostre case, ricevere in un determinato periodo dell’anno, “l’acqua santa” di una divina, protettiva benedizione. Sia il benvenuto a questo passato che ritorna.
Michele Selvaggi