Mercoledì, 22 Gennaio 2025

Dopo il periodo natalizio, la prima festa parrocchiale del nuovo anno, con origini antichissime tra fede, tradizione e gastronomia, è la festa di Sant’Antonio Abate, che si celebra il 17 gennaio di ogni anno. La festa viene organizzata da un comitato di cittadini, guidato dal parroco della parrocchia San Pietro e Paolo, don Rosario Manco.

Una festività legata al Santo protettore degli animali domestici e patrono di fornai, boscaioli ed in genere di tutti gli artigiani che hanno a che fare con il fuoco. Festa parecchio attesa e sentita, che da sempre coinvolge gran parte della popolazione pisticcese, che si riversa nella piazza omonima dove è ubicata anche la graziosa chiesetta, dedicata al Santo. L'evento religioso, come spiega don Rosario, è stato preceduto da un triduo di preparazione con messe e recita del Rosario nella chiesa di San Rocco, da poco riaperta al culto. Il programma della festività nel giorno del Santo, prevede sempre nella chiesa del Protettore, una adorazione eucaristica comunitaria alle ore 17,30 mentre alle ore 18,30, una santa messa interparrocchiale ed a seguire una breve processione per le vie circostanti verso la cappella del santo. In chiusura, da parte di don Rosario la benedizione del Fuoco e degli animali nella piazza davanti alla chiesetta del Santo.

Successivamente, non mancherà un tradizionale, piacevole momento di allegria con la degustazione di tagliolini e ceci e vino brulé. Il tutto a cura dell’Associazione Enotria Felix la cui sede è situata proprio a fianco della chiesetta del Santo.

Con la celebrazione, il giorno 17 gennaio, della festa in onore di Sant'Antuono, come abitualmente viene chiamato il santo dalle nostre parti, praticamente inizia anche qui il Carnevale che, si annuncia ricco di avvenimenti e che andrà avanti fino all'inizio della Quaresima.

Una storia bella e toccante quella di Sant’Antonio Abate, che vogliamo ricordare. Santo "speciale", nato intorno al 250 nella città di Coma sulle rive del Nilo, da famiglia cristiana e benestante. Alla morte dei genitori, si racconta che distribuì ai poveri tutti i suoi averi, prima di ritirarsi in un luogo deserto. Fondò due monasteri, ma lui preferì continuare nella sua vita di eremita. Morì appunto il 17 gennaio del 356. Prima di lasciare questo mondo, si fece promettere da due suoi fidati discepoli che alla fine gli erano rimasti vicini, che non avrebbero mai svelato il luogo della sua sepoltura, e ciò, per sottrarre la sua salma agli onori, che sicuramente avrebbe meritato.

Michele Selvaggi

L’8 Dicembre di ogni anno, si volgerà una tradizione che va avanti ormai da secoli, con i festeggiamenti solenni della Immacolata Concezione, la cui bellissima statua è ospitata in una splendida chiesetta nel Rione Dirupo, già esistente intorno al 1625, con un altare barocco e un soffitto ligneo del 700 rappresentante la Vergine la cui tela, lì conservata realizzata dall’artista napoletano Andrea Vaccaro.

Se è vero che le cose belle vanno vissute fino in fondo, la città di Pisticci e il suo territorio, sono stati oggetto di qualcosa di speciale e straordinario, ospitando per sette giorni la Regina della città di Matera e provincia, Maria Santissima della Bruna. Una pagina storica - religiosa che la nostra città, unitamente a Marconia, Tinchi e al quartiere residenziale dello Scalo, non dimenticherà, attesa la ospitalità di riguardo e di eccezione che il nostro popolo fedele ha contraccambiato con una trionfale accoglienza, grande devozione, rispetto e onore.

Un eccezionale, straordinario, gradito evento, quello che il territorio di Pisticci, vivrà da lunedì 20 a domenica 26 maggio 2024.  Per la prima volta infatti, attraverso un “Peregrinatio Mariae”, Maria Santissima della Bruna della città di Matera - dove viene solennemente festeggiata il 2 luglio di ogni anno - sarà qui da noi, accolta dal popolo pisticcese, che, per circa una settimana, le dedicherà devozione, amore e rispetto.

Proprio una bella notizia per il popolo pisticcese. Nelle ultime ore, il Parroco della Parrocchia di San Pietro e Paolo della Chiesa Madre di Terravecchia, don Rosario Manco, con grande gioia, ha comunicato attraverso una nota parrocchiale, che nella giornata di venerdì 15 febbraio 2024, sono stati portati a termine i lavori di consolidamento del tempio dedicato al Protettore della nostra città, San Rocco.

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