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Proprio una bella notizia per il popolo pisticcese. Nelle ultime ore, il Parroco della Parrocchia di San Pietro e Paolo della Chiesa Madre di Terravecchia, don Rosario Manco, con grande gioia, ha comunicato attraverso una nota parrocchiale, che nella giornata di venerdì 15 febbraio 2024, sono stati portati a termine i lavori di consolidamento del tempio dedicato al Protettore della nostra città, San Rocco.
Le opere in questione, in particolare, hanno riguardato gli ultimi cinque pali nella sacrestia, ubicati nella parte sottostante del campanile. In particolare, questi lavori di lavori di consolidamento, sempre secondo quanto comunicato dal Parroco, sono stati eseguiti e partati a termine da una impresa con sede nella città di Verona, la Novatek. Seguiranno altri interventi agli impianti interni, di prossima realizzazione e che saranno di volta in volta resi noti ai fedeli della nostra città, che attende ormai la riapertura della chiesa del protettore, nella piazza omonima, da ben oltre 12 anni, quando fu chiusa per evidenti e gravi cedimenti strutturali lungo la navata destra del tempio progettato - ricordiamo - dal grande architetto pisticcese Bruno Ernesto Lapadula nei primi anni 30. Una vicenda dolorosa che aveva registrato la preoccupazione non solo del parroco don Rosario Manco, del clero e dei fedeli pisticcesi, ma anche della Curia materana.
Come è noto, la statua del Santo, da poco restaurata, grazie all’impegno dello stesso don Rosario e con il contributo dei fedeli, è stata spostata più volte: prima nel locale attiguo al tempio e, successivamente, in un ambiente più grande e con maggiore capienza di fedeli, lungo Corso Margherita e non lontano da piazza San Rocco. E qui che ora la statua viene ospitata e dove vengono celebrate messe e altri riti.
E’ chiaro che la nostra comunità, e non solo la parrocchia di San Pietro e Paolo, aspetta con ansia la riapertura del tempio, luogo importante e centrale per tutti i cittadini che in esso vedono un irrinunciabile simbolo identitario della nostra città. E’ la occasione, comunque, per dare atto e ringraziare don Michele Leone, prima come cittadino di questa comunità e poi come responsabile dello Ufficio Tecnico diocesano, per l’impegno a risolvere il problema relativo alla chiesa di San Rocco, per quanto di sua competenza e fino a quando ha ricoperto l’incarico. Impegno comunque condiviso e portato avanti dal Parroco don Manco che ha curato, come si deve, la difficile operazione tuttora in fase di conclusione. Ugualmente va ringraziato don Antonio Lopatriello, nella qualità di attuale Direttore dello Ufficio Tecnico della Curia materana, per l’impegno a favore di questa ormai annosa questione.
L’augurio, a questo punto, è che le festività di metà agosto 2024, possano finalmente svolgersi, dopo quasi 12 anni, con la Casa del nostro amato protettore, finalmente aperta al pubblico e al culto.
Michele Selvaggi