Editore Associazione Culturale Mp3. P.IVA 01187270770
Registrato presso il Tribunale di Matera n. 4/2009
Direttore Responsabile Roberto D'Alessandro. Webmaster Vittorio Ricchiuto
+(39) 328 447 4326
redazione@pisticci.com
Dopo circa 48 ore, il vasto incendio che ha interessato il patrimonio boschivo dei calanchi pisticcesi, sembrerebbe essere domato. Il condizionale è d'obbligo, in quanto alcuni piccoli roghi sono ancora in atto in zona Pozzitello, con la speranza che la situazione non peggiori nella notte.
Iniziato nella serata di giovedì 21 luglio, l'incendio, nella giornata di ieri, dopo un incessante lavoro effettuato per via aerea con due canadair e da terra con i mezzi della protezione civile, dei vigili del fuoco e del consorzio di bonifica, sembrava essere sotto controllo. Ed, invece, nella giornata di oggi, sabato 23 luglio, la situazione si è capovolta, con le fiamme che sono arrivate a lambire l'abitato pisticcese della zona di via Cammarelle e dell'ex mattatoio comunale. Diverse abitazioni sono state sgomberate e le utenze di luce e gas sono state interrotte precauzionalmente. Chiusa al traffico la vecchia provinciale Pisticci-Pozzitello, mentre la galleria San Rocco è stata riaperta solo da pochi minuti.
La stima dei danni non è ancora stata fatta, ma si parla di diverse centinaia di ettari di verde andati in fumo. Il sindaco di Pisticci, Domenico Albano, parla di tragedia e ringrazia tutti coloro i quali si sono prodigati per spegnere l'incendio. Ringraziamenti estesi anche al prefetto aggiornato costantemente sugli sviluppi. A dire del sindaco, tutto quanto possibile sarà fatto per capire quali cause abbiano scatenato il vasto rogo.
Pisticci, dunque, è diventato per due giorni un vero e proprio girone dantesco. Di vero e proprio inferno infatti si è trattato. Decenni di patrimonio boschivo andati purtroppo in cenere e vaste aree salvatesi lo scorso anno da un altro incendio, questa volta sono andate in fumo rendendo il paesaggio spettrale.
Qualcosa purtroppo si poteva gestire meglio. Soprattutto nella mattinata di oggi, l’intervento dei canadair avrebbe potuto evitare un nuovo propagarsi dell’incendio, ormai quasi estinto. Intervento che, nonostante le molteplici richieste del sindaco Albano, è stato negato perché, stando a quanto sostenuto dai responsabili del servizio, la situazione poteva facilmente essere gestita da terra. Quanto è accaduto nelle ore successive, ha decisamente dimostrato che non era affatto così.