Mercoledì, 18 Dicembre 2024

Dal confronto online “Matera Talk” organizzato dal M5S due proposte sul deposito unico nucleare Featured

Martedì, 17 Dicembre 2024

A seguito del confronto online “Matera Talk” organizzato dal Movimento 5 stelle di Matera sul tema del Deposito unico di scorie nucleari, il gruppo pentastellato della città dei Sassi fa sintesi e lancia due proposte.

Il Talk è stato svolto nella giornata del 16 dicembre e vi hanno partecipato il Vice Presidente della Camera dei Deputati e già Ministro dell'Ambiente Sergio Costa, i presidenti della Provincia di Matera Francesco Mancini e di Potenza Christian Giordano, il sindaco di Montalbano Giuseppe Di Sanzo, la consigliera regionale Viviana Verri e Domenico Bennardi.

La prima proposta emersa dalla sintesi dello stesso Bennardi è quella di riattivare il Tavolo permanente per contrastare l’idea di un deposito unico di scorie nucleari in Basilicata e nella vicina Puglia. Il Tavolo era stato avviato dall’amministrazione Bennardi con l’allora presidente del consiglio comunale Francesco Salvatore e il coinvolgimento di molti sindaci lucani e pugliesi, nell’idea di unirsi senza distinzioni politiche per ribadire un netto no all’ipotesi di compromettere territori belli ma fragili, ed una regione quella della Basilicata che in termini di rifiuti radioattivi, di scorie e ambiente ha già dato tanto come ha ricordato lo stesso Sergio Costa durante il Talk.

Seconda proposta è venuta fuori proprio dalle parole dell’ex ministro per l’Ambiente, ripercorrere il percorso che ha fatto la Presidente della Regione Sardegna Alessandra Todde per una delibera regionale di opposizione unanime a ospitare sul proprio territorio regionale il deposito unico nazionale di scorie nucleari, facendo sintesi e raccordo tra tutte le delibere comunali provenienti dai singoli territori.

La preoccupazione principale ora è che il Comune di Matera possa, come gli altri comuni ed enti locali, procedere intanto con le osservazioni da presentare entro il 26 dicembre come richiesto dal ministero dell’ambiente,  salvo proroghe e che si possa affrontare la questione senza differenze di colore partitico ma perseguendo l’intento comune di tutelare un territorio bellissimo ma altrettanto fragile come quello lucano e pugliese, caratterizzato da bellezza, da tesori enogastronomici, da paesaggi delicati e da riconoscimenti importanti come l’ultimo arrivato, quello Unesco per il Geoparco del Parco dell’Alta Murgia che di fatto contrasterebbe con uno dei 15 criteri di idoneità dell’ISPRA.

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