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Per la nostra città, una giornata storica quella di domani, giovedì 10 ottobre 2024. Dopo oltre 10 anni infatti, riapre al culto e ai fedeli, la chiesa del nostro Santo Protettore San Rocco.
Una significativa, trepida attesa per questo importante evento, dopo quell’annuncio da parte del Parroco don Rosario Manco dello scorso 16 febbraio che attraverso una nota parrocchiale comunicava, con grande gioia, che nella giornata di venerdì 15 febbraio 2024, erano stati portati a termine i lavori di consolidamento del tempio dedicato al Protettore della nostra città.
Le ultime opere in questione, in particolare, avevano riguardato la messa in opera degli gli ultimi cinque pali nella sacrestia, ubicati nella parte sottostante del campanile. In particolare, questi lavori di consolidamento, sempre secondo quanto comunicato dal Parroco, erano stati eseguiti e portati a termine da una impresa con sede nella città di Verona, la Novatek. A questi lavori, sono seguiti altri complementari interventi agli impianti interni, fino al completamento di tutte le opere ed arredi e quindi tutto pronto per far ritornare la statua di san Rocco nella sua “casa naturale”.
Dall’annuncio di don Rosario, l’attesa è cresciuta di giorno in giorno per i fedeli della nostra città, che attendono con ansia e fervore la riapertura della chiesa, da quell’ottobre 2012, quando fu chiusa per evidenti e gravi cedimenti strutturali lungo la navata destra del tempio progettato - ricordiamo - dal grande architetto pisticcese Bruno Ernesto Lapadula nei primi anni 30. La chiusura, una vicenda dolorosa che aveva registrato la preoccupazione non solo del parroco don Manco, del clero e dei fedeli pisticcesi, ma anche della Curia materana. Come è noto, la statua del Santo, da poco restaurata, grazie all’impegno dello stesso don Rosario e con il contributo dei fedeli, è stata spostata più volte: prima nel locale attiguo al tempio e successivamente, in un ambiente più grande e con maggiore capienza di fedeli, lungo Corso Margherita, non lontano da piazza San Rocco. E qui che la statua è stata ospitata e dove sono state celebrate messe e altri riti.
E’ chiaro che la nostra comunità, e non solo la parrocchia di San Pietro e Paolo, aspetta con ansia la giornata del 10 ottobre 2024 con la riapertura del tempio, luogo importante e centrale per tutti i cittadini che in esso vedono un irrinunciabile simbolo identitario della nostra città. E’ la occasione, comunque, per dare atto e ringraziare don Michele Leone, prima come cittadino di questa comunità e poi come già responsabile dell’Ufficio Tecnico diocesano, per l’impegno a risolvere il problema relativo alla chiesa di San Rocco, per quanto di sua competenza e fino a quando ha ricoperto l’incarico. Impegno comunque condiviso e portato avanti dal Parroco don Rosario, che ha curato, in tutto e per tutto, la difficile articolata operazione di completamento. Ugualmente va ringraziato don Antonio Lopatriello, nella qualità di attuale direttore dell’Ufficio Tecnico della Curia materana, per l’impegno a favore di questa ormai annosa questione. Ricordiamo che il progetto strutturale è firmato dall’arch. Paolo Rocchi mentre quello l’architettonico e DD.LL. è firmato dall’arch. Renato D’Onofrio. Collaudi affidati all’ing. Dario De Luca con D.T.ca del Geom: G.Luca D’Alessandro. Responsabile del procedimento è l’ing. Laura Montemurro con la responsabilità dei lavori dell’Ing. pisticcese Raffaele Marra.
In particolare la solenne cerimonia dell’apertura del tempio nella piazza omonima, prevede alle ore 18,00 la Solenne Concelebrazione Eucaristica con dedicazione del nuovo Altare, presieduta Monsignor Antonio Giuseppe Caiazzo Arcivescovo di Matera Irsina e Vescovo di Tricarico. Ci informano che per permettere una più larga partecipazione di fedeli alla cerimonia, sarà allestito un maxischermo antistante il tempio con circa 500 posti a sedere che potranno essere occupati dai fedeli.
Michele Selvaggi